- Pubblicità -
Paolo Laganà è un imprenditore digitale di successo, conosciuto per la sua capacità di gestire un vasto network sociale che conta oltre 25 milioni di utenti distribuiti sulle principali piattaforme social. Con una carriera iniziata circa sette anni fa su Instagram, dove è noto con lo pseudonimo “misterbonus”, Paolo ha saputo diversificare i suoi contenuti e creare collaborazioni commerciali di rilievo. Lo abbiamo intervistato ai nostri microfoni.
Paolo, da diversi anni ti occupi di digital business, avendo a disposizione nel complesso più di 25 milioni di followers spalmati sulle principali piattaforme social.
Ciao a tutti, sì, sono circa 25 milioni di followers distribuiti su diversi account e piattaforme diverse. Anni di lavoro e soddisfazioni. Proponiamo contenuti diversificati per target e interesse e spesso diventano virali.
Abbiamo trovato anche i tuoi profili privati online un po’ ovunque, soprattutto su Instagram con lo pseudonimo “misterbonus”. Hai quasi 1 milione di followers.
Instagram è stata la prima piattaforma dove abbiamo iniziato a muoverci circa 7 anni fa. Misterbonus è il nickname che usavo molti anni fa quando mi appassionava parlare di Fantacalcio. Nel tempo poi quell’account ha affrontato tante tematiche diverse per poi stabilizzarsi su contenuti legati al calcio e allo sport in generale. Quella pagina, con quasi 1 milione di followers e collaborazioni commerciali di rilievo, mi ha sempre dato molte soddisfazioni.
Possiamo dire quindi che, oltre ad essere un creator e fare business online con le tue aziende, sei anche un vero e proprio influencer?
Tenderei ad escluderlo (ride. ndr). Un influencer ti fa entrare nella sua vita privata e vuole farti credere di essere dall’altra parte del tuo specchio. In questo modo può essere un punto di riferimento e diventare una vera e propria star, con tutti i risvolti commerciali che conosciamo. Io genero solo contenuti che spero possano intrattenere e se questo mi permette di “influenzare” un mercato suggerendo opportunità ai nostri utenti, allora vuol dire che abbiamo lavorato bene.
Sappiamo che ovviamente hai decine di collaboratori e che da un po’ di tempo supervisioni a distanza il network e ti occupi delle nuove progettazioni. Com’è cambiata la tua vita in questi anni?
Sarei ipocrita a dire che è tutto molto difficile e stressante. Sono circondato da tantissimi ragazzi e ragazze giovani e fantastici che hanno imparato negli anni a gestirsi e responsabilizzarsi. Ad oggi cerco più che posso di renderli autonomi e diversificare il più possibile le attività e i servizi da offrire. La prima regola è lavorare sulla qualità piuttosto che sulla quantità e non dimenticarsi mai della famiglia e del tempo libero.