A Roma sbarca Uniqlo. E’ dato ormai per prossimo da fonti del Campidoglio l’arrivo nella Capitale italiana di uno dei più noti brand di abbigliamento a livello internazionale, l’azienda giapponese Uniqlo, specializzata in capi casual per uomo, donna e bambino. Ma non è tutto: anche il settore alberghiero, in fermento già da qualche anno, sta per mettere a segno un’importante operazione: l’arrivo della catena Four Seasons. Attenzione però: non si tratta solo della sede di Palazzo della Rovere, in via della Conciliazione, di cui si sta parlando molto in questi giorni. Il noto brand dell’hotellerie di lusso starebbe a buon punto per finalizzare anche un’altra operazione: quella su palazzo Marini a piazza San Silvestro.
L’agenzia Dire ha avuto conferma delle diverse operazioni incrociando fonti tecniche capitoline e informazioni in arrivo dal mondo della rappresentanza del commercio. Ne ha poi chiesto conto all’assessora capitolina alle Attività Produttive, Monica Lucarelli, intervistata questa mattina sul tema.
Assessora, che brand stanno per arrivare a Roma? Si parla di Uniqlo a via del Corso e dell’arrivo di Four Seasons sul fronte alberghiero.
“Ovviamente non posso anticipare l’identità dei nuovi brand in arrivo in città, anche se nella sua domanda qualche nome l’ha già fatto”.
Per attrarre altri brand come questi il Comune di Roma si sta muovendo in modo totalmente inedito rispetto al passato. Ce ne può parlare?
“Roma è sempre stata un luogo di contaminazione e incontri tra popoli. Noi vogliamo ripartire da quella vocazione internazionale che le è propria e riportate la città al centro del mondo. Lo è già dal punto di vista culturale ma noi vogliamo che lo diventi anche per il tessuto imprenditoriale e commerciale. Per questo la novità è che all’interno del dipartimento Attività Produttive è nato l’ufficio attrazione grandi marchi. Per noi si tratta di un ufficio molto importante- si dice spesso che Roma è difficile, ed è vero, che ha una macchina amministrativa troppo complessa. In passato si sono perse occasioni, con grandi marchi internazionali che volevano aprire e vari investitori che hanno trovato vari ostacoli e difficoltà infinite. Questo ufficio recepirà queste problematiche, cercherà di instradarle e farà da collettore tra i vari assessorati.
Questo ufficio lavorerà solo sui negozi o cercherà di riportare a Roma anche sedi direzionali e siti produttivi?
“Non aiuterà solo i grandi brand ma anche le aziende che vogliono aprire a Roma una sede direzionale. Vogliamo certamente attrarre commercio di qualità e che possa essere utile per i turisti che vengono dall’estero, perché in tante città internazionali, penso a New York, Londra o Parigi, si viene anche per fare shopping. Ma in un mondo globale è importante avere anche sedi direzionali come sta di nuovo succedendo a Roma dove sta aprendo la sede di Netflix e quella di anche altre aziende.
Ci sono alcune zone di Roma che cercano un rilancio. Penso a via Veneto e anche alla galleria Alberto sordi. Cosa può fare il comune?
“Galleria Alberto Sordi ha pagato lo scotto e un prezzo importante per la pandemia, essendo un luogo chiuso. Ora speriamo con la fine dell’emergenza sanitaria di reincentivarla. A via Veneto il mondo enogastronomico e dell’accoglienza aiuteranno a riportare vita nella strada ma noi dobbiamo riportare eventi a manifestazioni vista anche la larghezza dei marciapiedi che ci aiuta. Questo ridarà vita alla strada, magari con eventi legati a letteratura, arte e musica. Aggiungo anche due parole per la strada che è la porta di Roma, ovvero via Nazionale. Lì c’è in previsione anche il tram Tva che alleggerirà il traffico e sarà molto silenzioso. Sarà un elemento di attrazione”.
Tornando ad Uniqlo: i tecnici capitolini sulla localizzazione precisa del brand giapponese hanno parlato genericamente di “zona via del Corso” ma le indiscrezioni raccolte portano proprio, salvo imprevisti finali, alla Galleria Alberto Sordi, viste anche le difficoltà legate all’affitto dei locali dell’ex cinema Metropolitan, sempre sulla nota via centrale della città.
Ci sarebbero poi altri brand che starebbero cercando location romane: oltre a Decathlon e Starbucks, che dopo il successo del primo locale capitolino all’outlet Castel Romano “starebbe cercando altre sedi a Roma entro l’anno”, si sta muovendo con forza il mondo dell’hotellerie. E’ in procinto di aprire sul lungotevere dei Mellini il terzo albergo del gruppo “Pavilions Hotels” che si chiamerà “The First Musica”. Mandarin sta finalizzando l’arrivo in un gruppo di villini circondati da un parco secolare, su una superficie di oltre 17mila metri quadrati, nel rione Sallustiano, dove nascerà una sorta di resort urbano extralusso. Il primo Nobu Hotel in Italia, con l’annesso ristorante di sushi di proprietà di Robert De Niro, entro l’anno dovrebbe inaugurare in via Veneto.
Ma la novità di questi giorni è la doppia operazione in corso su cui sta lavorando Four Seasons. Come detto c’è palazzo Della Rovere in via della Conciliazione. Ma nei mesi scorsi ha ripreso vigore anche la trattativa per prendere palazzo Marini, su cui la catena alberghiera aveva messo gli occhi prima della pandemia. La trattativa a quei tempi si era interrotta per motivi di valutazione e poi rinviata a causa del Covid. Ora le parti hanno ripreso a trattare e i ben informati, seppur abbiano chiarito alla Dire che si è ancora nella fase dei contratti preliminari, hanno fatto sapere che un buon esito della trattativa sarebbe possibile.
fonte agenzia Dire.it