Maestoso, con i suoi tre fornici, le colonne corinzie incastonate nelle pareti, la trabeazione e le statue di prigionieri daci, le sculture delle Vittorie, l’Arco di Costantino, costruito nel 315 dopo Cristo per celebrare il trionfo di Costantino su Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio di tre anni prima, risplende di una nuova luce che ne valorizza il significato simbolico e in qualche modo gli restituisce potenza anche agli occhi dei milioni di turisti richiamati ogni anno dalla fama del Colosseo, suo illustre vicino.
La nuova illuminazione artistica – progetto nato dalla collaborazione tra Roma Capitale – Dipartimento Simu, Acea e Parco Archeologico del Colosseo – è stata presentata il 17 luglio dalla sindaca Virginia Raggi, alla presenza dell’ad di Acea Giuseppe Gola, della direttrice del Parco Archeologico del Colosseo Alfonsina Russo e della presidente dell’Associazione Stampa estera Trisha Thomas. Un evento accompagnato da alcuni danzatori del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma diretti da Eleonora Abbagnato e dall’esibizione della Banda musicale della Polizia Locale di Roma Capitale.
A illuminare il più grande arco trionfale, che svetta sulla via dei trionfi, giunto fino a noi, sono ora trenta luci a led di ultima generazione che hanno sostituito le vecchie apparecchiature, minimizzando l’impatto estetico dei proiettori, migliorando l’effetto cromatico dell’illuminazione d’accento delle arcate e riducendo i consumi energetici. Il nuovo impianto, con l’uso di tecnologie innovative e sostenibili, si sofferma su un monumento che ricorda uno dei momenti fondamentali nella storia dell’Occidente che ha aperto la strada alla cristianità. L’intervento è stato eseguito nel rispetto delle indicazioni del Parco Archeologico del Colosseo.
“Prosegue il nostro percorso di valorizzazione del patrimonio monumentale della Capitale attraverso la realizzazione di progetti di illuminazione artistica. Lo facciamo nel segno dell’innovazione, del rispetto dell’ambiente utilizzando lampade a basso consumo energetico e, soprattutto, della tutela dei siti storici, conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Lanciamo in questo modo, attraverso la luce, anche un messaggio di speranza in questa fase di ripartenza”, ha detto Raggi.
“Siamo onorati anche in questa occasione di contribuire con il nostro lavoro a valorizzare il patrimonio culturale di Roma attraverso l’utilizzo di un’illuminazione con tecnologia led che garantisce un’ottima resa cromatica e una notevole riduzione del consumo energetico, mentre i proiettori di ultima generazione, con un minimo impatto estetico, aumentano la precisione delle ottiche esaltando le caratteristiche architettoniche del monumento”, ha sottolineato Gola.
“Nei mesi scorsi ci siamo trovati a dover scrivere, per forza di cose, di Covid e dei lati oscuri di questa pandemia. Adesso questo progetto di nuove illuminazioni per i monumenti di Roma, dal Pantheon a questo splendido Arco di Costantino, ci permette di tornare a scrivere di bellezza e di luce, e si sa, la luce è sempre stata segno di speranza”, ha commentato Trisha Thomas, presidente Associazione