Tre atti di vandalismo nell’arco di un solo mese. Da inizio gennaio per la scuola ‘Carlo Pisacane‘ di Roma, nel quartiere Torpignattara, non c’è pace. Il primo episodio è avvenuto subito dopo il rientro dalle vacanze di Natale, il secondo solo qualche giorno fa, la notte del 3 febbraio, quando ad essere stata presa di mira è stata soprattutto la mensa. Infine, il terzo e più grave episodio, questa notte, con il furto di circa 15 computer. Questa mattina i genitori dei bambini della scuola dell’infanzia comunale hanno chiesto un intervento da parte delle istituzioni. “Come abbiamo potuto permettere che ripetutamente a distanza di pochi giorni simili episodi si verificassero? Lo sconcerto si acuisce pensando all’inerzia che in questi mesi (anche anni) ha permesso che si potesse violare l’ambiente scolastico con assoluta naturalezza e tranquillità”, hanno scritto in una lettera indirizzata alle istituzioni. Oggi una delegazione di circa venti genitori è stata ricevuta dal presidente del Municipio V, Giovanni Boccuzzi, per chiedere subito l’attivazione di un sistema di antifurto che possa rendere più sicuro l’edificio. “Questo terzo tentativo, dopo i precedenti due che hanno avuto probabilmente la funzione di sopralluoghi, ha causato danni maggiori: muniti di picconi e sbarre di metallo i ladri hanno forzato la porta dell’aula informatica e dell’armadietto che conteneva i notebook, rubandoli tutti- hanno scritto i genitori nel comunicato in cui ricostruiscono l’incontro con il presidente del Municipio V- hanno forzato l’aula genitori mettendola a soqquadro ma probabilmente senza rubare il materiale custodito, hanno prelevato cibo dalla mensa e messo a soqquadro la scuola dell’infanzia”. Oggi i bambini non sono potuti entrare in classe per consentire la sanificazione e la riorganizzazione delle aule, ma ora i genitori chiedono più garanzie.
“Il pensiero va in primis al pericolo a cui i nostri bambini sono esposti: chi si sente legittimato ad entrare di notte tre o quattro volte in un mese in un edificio pubblico distruggendo tutto quanto, agendo con disprezzo sui lavori dei nostri figli, sui loro effetti personali e sull’ambiente che dovrebbe essere protetto, rubando dispositivi che come contribuenti abbiamo concorso ad acquistare, evidentemente può farlo appunto con una naturalezza che lascia senza parole. E se qualcosa succedesse anche di giorno?”, si chiedono i genitori degli alunni. “La scuola è il posto che più di tutti dovrebbe essere tutelato- ha commentato una mamma all’agenzia di stampa Dire- ma ora anche i bambini non si sentono sicuri e hanno paura. Sono loro stessi a chiedersi cosa sta succedendo. Oggi la scuola non è un posto sicuro. Speriamo in un gesto, di qualsiasi tipo, da parte delle istituzioni”. Oggi la delegazione dei genitori che ha incontrato il presidente del Municipio V ha definito il colloquio “non particolarmente costruttivo” a causa della mancanza di fondi necessari per poter svolgere le azioni di messa in sicurezza. Di qui l’appello dei genitori che hanno chiesto al minisindaco di riportare la vicenda direttamente alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, sperando in una risposta rapida.
fonte Agenzia Dire.it