Dopo il Festival del Cinema di Venezia che per Marianna Bonavolontà è stata un’esperienza emozionante, Roma non è stata da meno. E’ sempre come una favola ed ogni anno assume un sapore diverso.
Così, dopo gli eventi in Campania e dopo essere tornata dalla laguna, alla fiaba del red carpet alla Mostra del Cinema di Venezia ha fatto seguito la favola di un “nuovo” tappeto rosso, quello della Festa del Cinema di Roma.
Sul carpet di Venezia ricordiamo che lei ha voluto portare un messaggio di vicinanza e solidarietà verso le donne afghane e in generale tutte le donne che troppo spesso vengono private della libertà di poter essere se stesse e relegate ad un ruolo di maschera. Qui su Roma, noi della redazione, Le abbiamo chiesto qualche curiosità riguardo il film per il quale ha ricevuto l’invito.
Marianna, qual’era secondo te il film più idoneo al calendario del cinema in questa edizione?
Ho visto alla Festa del Cinema di Roma la presentazione della serie animata ‘Strappare lungo i bordi’, che sarà in onda dal 17 novembre su Netflix; il fumettista approda al mondo dei cartoni animati, attraverso le storie del suo protagonista che percorre un viaggio in treno con gli amici di sempre.
Abbiamo sentito dire che si parla un linguaggio “differente”?
Sì, in un certo senso. Infatti Michele Rech ha dichiarato che gli era venuta l’idea qualche anno fa di scrivere una storia non a fumetti ma a cartoni, perché il linguaggio era diverso, più accessibile.
Emozioni dal red carpet. A parole tue come lo descriveresti.
Il red carpet è stato una passeggiata tra le stelle. Mai come questa volta ho percepito la grandezza del cinema, di personaggi immensi come Quentin Tarantino e Tim Burton la cui energia aleggiava nell’aria. Sarà stata la magica cornice del cielo di Roma ma…Ecco, mi sono emozionata particolarmente.