Agricoltura – Revisione Pac primo passo ma non sufficiente

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“Un primo passo la revisione di alcuni atti fondamentali della politica agricola comune (PAC), rappresenta per Confeuro senz’altro la proposta dalla Commissione europea e approvata dai rappresentanti degli Stati membri nel comitato speciale per l’agricoltura. Un passo certamente positivo che punta a diminuire gli oneri amministrativi e a dare una maggiore flessibilità per rispettare determinate condizionalità ambientali. Ma che tuttavia rimane un timido tentativo, che non risolve nel suo complesso tutte le problematiche e le criticità che attanagliano il settore agricolo e non tutela pienamente i piccoli e medi produttori. Da una parte, infatti, c’è una risposta importante dell’Europa tesa a semplificare notevolmente la gestione delle aziende agricole in particolare con l’esenzione dalle sanzioni e dai controlli per il rispetto dei requisiti di condizionalita per le piccole aziende e cioè inferiore ai 10 ettari che in Italia si aggirano intorno alle 500mila. Ma dall’altra, tutto questo non è sufficiente a difendere l’agricoltura europea ed italiana dal dumping commerciale dei paese extracomunitari. E non si incide sulla distribuzione dei finanziamenti ancora tutti sbilanciati a favore delle macro imprese. È chiaro ed evidente che da parte dell’Unione Europea serve maggiore coraggio e sopratutto una riforma strutturale della Pac che metta davvero in primo piano il piccolo e medio agricoltore, che rappresenta il nucleo fondamentale del nostro comparto produttivo”.

 

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.