Doppio nuovo appuntamento con la stand-up Comedy al Teatro de’ Servi il 30 gennaio con Giulia Nervi e il suo HASHIMOTO HA FATTO ANCHE COSE BUONE e il 31 gennaio con il LIVE di Giorgio Magri.
Cosa succede se da un giorno all’altro, dopo un lungo periodo costellato da fastidi e disturbi strani e difficili da interpretare, scopri di essere entrata a far parte degli abitanti del fantastico regno di Hashimoto? Quel mondo incredibile in cui, come seduti al tavolino di un bar, tra uno sbalzo d’umore, un buco di memoria e una vampata, ci si confronta tra concittadini affetti dalla stessa patologia sull’infinita lista dei sintomi, come durante il più classico scambio di figurine: “Ce l’ho, ce l’ho, mi manca”? Cosa succede quindi, quando scopri di avere una malattia cronica autoimmune alla tiroide per cui non esiste una cura e per cui l’unica soluzione è cambiare radicalmente il proprio stile di vita per non andare completamente in tilt? Chiaramente la cosa più logica che verrebbe da fare, sarebbe quella di imitare Mago Merlino: trasformarsi in un razzo umano, fare fagotto e fuggire via al grido di: “Honolulu! Arrivo!!!” Invece, Giulia Nervi, -attrice, cantante, ukulelista, stand-up comedian, motivo d’imbarazzo per amici e famigliari, ma soprattutto QUEEN indiscussa della parmigiana di melanzane- ha deciso di reagire al più che lecito scoramento iniziale, realizzando dapprima un video-diario ironico a puntate su YouTube per raccontare la propria condizione ed i propri progressi, per poi trasformare il tutto in uno spettacolo di stand-up comedy dal titolo: ‘Hashimoto ha fatto anche cose buone’ . In un alternarsi continuo di parole e musica, accompagnata dal suo fido ukulele Giuda, Giulia Nervi racconta le proprie disavventure tra monologhi, canzoni buffe, stampe animalier, luoghi comuni, Teletubbies, “Gioca Jouer” improbabili, bambine che non sanno fischiare, capodanni segnanti e farmaci dal gusto discutibile, per esorcizzare i propri demoni con ironia e leggerezza, invitando gli altri a fare lo stesso, ricordando di non fermarsi mai alle prime apparenze. Perché anche quello che inizialmente può sembrarci un mostro da combattere, a volte può rivelarsi -seppur con non poco stupore- il nostro migliore alleato.
A seguire, il giorno successivo, in scena Giorgio Magri, originario di Milano è il primo e unico rappresentante della insult comedy (letteralmente “comicità dell’insulto”) in Italia, un genere che vede nei giganti Groucho Marx e Don Rickles i suoi alfieri. Battute politicamente scorrette e black humour spietato, ma per dirlo con parole sue: «Non c’è odio ma sberleffo, io prendo in giro soprattutto me stesso». Fa parte del collettivo Melamarcia, ha partecipato alla seconda stagione di Natural Born Comedians, alla quarta e sesta di Stand-up Comedy, entrambi programmi di Comedy Central (canale 129 Sky). “Giorgio Magri è l’unico comico in grado di spogliare i propri insulti dall’astio e dal giudizio” (F: Menichella GQ Italia). “Giorgio Magri è il più scorretto tra gli stand-up comedian” (Rosanna Scardi, Corriere Della Sera, Bergamo).