“Co-creare spazi per la pace e la riconciliazione nella penisola coreana. Quali passi stanno facendo le donne verso la pace sostenibile?”. E’ il tema della XIX edizione del Congresso annuale della “Federazione delle donne per la pace nel mondo”(WFWP-Europa). L’evento è organizzato in collaborazione con la sezione coreana della WFWP; con il Ministero dell’Interno e della Sicurezza Sud Coreano; con Border Meetings, Svizzera e con Women’s United Nation Report Network (WUNRN). L’incontro si terrà in lingua inglese con traduzione in italiano, spagnolo e coreano e si svolgerà nella mattinata di venerdì 4 giugno, dalle ore 10:00 alle 12:30 in modalità webinar.
Il congresso sarà inaugurato da Julia Moon, Presidente della WFWP internazionale e si articolerà in due sessioni, con un intermezzo musicale del corpo di ballo dei Piccoli Angeli. Tra gli illustri relatori interverranno Yang Ho Hong, già Vice Ministro del Ministero dell’Unificazione sudcoreano; l’On. Emanuela del Re, Deputata della Repubblica Italiana, già Vice-ministro degli Affari Esteri; Ximena Bartolomé Tocino, Vice responsabile dell’Ambasciata di Spagna in Mozambico; Lan Young Moon, già Co-presidente del Consiglio Coreano per la Riconciliazione e la Cooperazione; Anna Grichting, Fondatrice di Border Meetings, Svizzera. Sarà presentato il sondaggio del The Mirae Team condotto tra i giovani coreani sul tema della “Riunificazione”.
Interventi di rilievo saranno tenuti da: Tomas Ojea Quintana, Relatore speciale dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani nella Corea del Nord (invitato); Christine Ahn, fondatrice di Corea peace now (invitata); Kyung Do Suh, del “Progetto di cooperazione internazionale del ‘Parco mondiale della pace presso la zona demilitarizzata’ (DMZ)”; Beatrice Bischof, giornalista televisiva e membro del consiglio di amministrazione dell’Associazione degli affari esteri di Monaco; e Isabella Krapf, Vice Presidente del Centro Culturale Coreano di Vienna.
Per Tomas Ojea Quintana “questo è il tempo di fare tutti gli sforzi necessari per favorire un impegno concreto, uno sviluppo significativo e un futuro forgiato attraverso l’energia e la volontà del popolo coreano, che risponda alle loro speranze, alle loro aspettative e ai loro diritti umani. Quando vedo che il “Progetto delle Donne presso la DMZ” cerca di anticipare l’esigenza e i piani per un futuro di pace, e lancia la proposta concreta di stabilire un luogo di incontro per le donne nella DMZ o nelle sue vicinanze, per la costruzione della pace e la collaborazione, mi sento fiducioso sulle prospettive di riconciliazione”.
Carolyn Handschin, presidente dell’ONG Commissione sulla condizione delle donne dell’ONU di Ginevra, ha spiegato come “leader e delegati provenienti dall’Europa, dal Medio Oriente e dall’Asia si incontreranno con i loro omologhi coreani, per prendere atto del contributo dato dalle donne per la pace e la riconciliazione nella penisola coreana e per discutere sulle iniziative future”. Ha annunciato che “durante la conferenza si parlerà dettagliatamente del progetto promosso dalla WFWP e dai suoi partner presso le Nazioni Unite, per la costituzione di una zona di pace per le donne presso la DMZ. Sarà un luogo protetto per accogliere le donne dei due paesi, che potranno incontrarsi liberamente per contribuire alla costruzione della pace”.
La WFWP è stata fondata nel 1992 dalla dottoressa Hak Ja Han Moon ed è presente in 119 nazioni. Si propone di promuovere la cultura della pace; l’integrazione culturale; il sostegno delle popolazioni in via di sviluppo e la tutela dei diritti umani, in particolare delle donne. E’ inoltre impegnata a favorire la piena realizzazione delle legittime aspirazioni dell’universo femminile, per una pace duratura a livello individuale, famigliare e sociale. Queste conferenze sulla leadership femminile, che si svolgono annualmente dal 2001, si propongono di offrire a tutte le donne le conoscenze, gli strumenti e le risorse necessarie al raggiungimento di queste finalità. La WFWP è un’ONG con status consultivo generale presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) e in associazione con il Dipartimento dell’informazione pubblica.
Link di registrazione al webinar: https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_dbAaIKlCS9C5-ujTRdP0iw