Non si ferma la protesta dei lavoratori Alitalia che per questa settimana hanno indetto una serie di iniziative. Domani, giovedì 13 Maggio alle H 10, si terrà un presidio davanti alla sede RAI di viale Mazzini, a Roma: “Chiediamo un’attenzione particolare al servizio pubblico per una vertenza che coinvolge l’intero Paese e tutti i cittadini – sottolinea Antonio AMOROSO, della segreteria nazionale CUB – chiediamo alla Rai di non adagiarsi sulla propaganda che disegna Alitalia come una compagnia composta da spreconi e fannulloni. In questa vertenza siamo arrivati ad un bivio che può rappresentare una vera opportunità e svolta. Vorremmo far sentire la nostra voce e le nostre proposte. In questi mesi ci sono state decine di manifestazioni con migliaia di lavoratori in piazza soprattutto a Roma ma anche a Milano. Il servizio pubblico ci ha dedicato uno spazio minimo, e solo in alcune occasioni”.
Ieri, martedì 11 maggio la mobilitazione dei lavoratori Alitalia ha direttamente chiamato in causa il mondo della politica: “La politica non sta ragionando sul rischio che si corre nell’avvallare un progetto fallimentare – denuncia Antonio AMOROSO – qui si investono 3 miliardi di euro pubblici per licenziare, ridimensionare e addirittura smembrare la compagnia di Bandiera. Un progetto che parte da lontano e che sembra che Draghi sia disposto a portare a termine a danno di migliaia di famiglie di dipendenti Alitalia e dell’indotto. Il danno viene inferto però all’intero Paese che ha bisogno di una compagnia di Bandiera per supportare i flussi turistici da everso l’Italia”.
Oltre al presidio di giovedì 13 Maggio davanti la sede Rai di Roma, sabato 15 maggio si terrà lo sciopero del comparto aereo-aeroportuale e dell’ indotto: “E’ importante che i lavoratori Alitalia e dell’intero comparto insistano con una incessante mobilitazione contro un Governo che come i precedenti – conclude il rappresentante CUB – non interviene per il rilancio del settore e condanna la compagnia di Bandiera alla scomparsa”.