Alle elezioni comunali, c’è anche “Nerone”: continua la folkloristica candidatura del Movimento Storico

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«Mi candido a sindaco della Capitale, alla guida di una lista civica, apartitica-culturale, costituita da tanti professionisti che amano la città eterna, perché non posso vedere Roma fare questa fine. È una questione di cuore».

È quanto dichiara Sergio Iacomoni, detto Nerone, dal 1994 alla guida del Gruppo Storico Romano, attivo nelle rievocazioni e nella tutela dei valori antichi di Roma, annunciando la sua candidatura a primo cittadino nelle prossime elezioni comunali di Roma.

«Parteciperò alle elezioni comunali alla testa del Movimento Storico Romano-Lista Nerone. Siamo gli unici ad avere un programma già pronto e articolato, in XII tavole, i nomi degli aspiranti consiglieri comunali, con foto e professione. È tutto trasparente e tutto online. E siamo già partiti con l’organizzazione, come tanti romani già sanno», spiega Sergio Nerone Iacomoni.

«Vorrei che i cittadini tornassero a sorridere. A Roma non c’è lavoro, non esistono opportunità di sviluppo, le aziende scappano e i trasporti pubblici sono fermi, quando non s’incendiano. Il verde è trascurato. L’immondizia è ovunque. È la decrescita infelice imposta dall’attuale amministrazione», sottolinea Sergio Nerone Iacomoni.

Nelle XII Tavole sono elencati tutti i punti del programma. Per motivi di spazio ne citiamo sinteticamente solo alcuni. A partire dal nome della città. «Roma è Roma, la “Città eterna”. Nel 2009 le hanno cambiato il nome in Roma Capitale. Ma che senso ha? È una specificazione superflua che vogliamo togliere», dice Sergio Nerone Iacomoni.

Altre riforme riguardano l’assetto dell’assemblea capitolina. «Riteniamo giusto togliere 15 seggi per affidarli di diritto ai 15 presidenti di municipio, che saranno anche consiglieri comunali, ma senza indennità aggiuntive. Inoltre, un seggio di osservatore permanente (non votante) deve essere riservato a un delegato del Papa», propone Sergio Nerone Iacomoni.

Non finisce qui: «Gli eletti in Campidoglio dovranno effettuare un narco-test».

«È fondamentale mettere a reddito tutti i siti archeologici minori, in accordo con la soprintendenza, affidandoli ad associazioni, e valorizzare quelli ora chiusi: sono 61, di cui 18 di competenza del comune. Fa male al cuore pensare a Parigi che riesce a vendere ai turisti anche il tour nelle fogne. Noi, che custodiamo ricchezze vere, le lasciamo abbandonate», prosegue Sergio Nerone Iacomoni.

Le XII Tavole prevedono l’istituzione di un geologo e di un archeologo di quartiere per ogni municipio di Roma. Ma anche la creazione di un Gruppo di polizia interforze per la prevenzione di scippi, truffe e borseggi, e di un Corpo di polizia urbana turistica con il compito di informare, vigilare e tutelate i visitatori della “città eterna”. I quali devono essere «coccolati».

Un punto specifico del Programma riguarda la realizzazione di Fonopoli, la Città della musica ideata da Renato Zero.

Fra le misure a favore dei piccoli imprenditori, ci sono il taglio della tassa di occupazione di suolo pubblico per i tavolini all’aperto e per le insegne dei negozi. «Inoltre, siamo a favore di una movida responsabile e del ritorno alla “dolce vita”, offrendo la possibilità a tutte le attività produttive connesse, di rimanere aperte 24 ore su 24. Roma è unica, deve tornare a piacere e a piacersi. L’economia deve ripartire», afferma Sergio Nerone Iacomoni.

Per chiudere, una chicca. «Gli sposi di prime e seconde nozze che vogliono unirsi, o riunirsi a Roma, devono essere attirati a soggiornare nella più bella città del mondo, con offerte e servizi speciali garantiti dalle istituzioni», annuncia Sergio Nerone Iacomoni.

Il programma completo e tutte le informazioni riguardanti il Movimento Storico Romano-Lista Nerone sono disponibili sul sito: www.movimentostoricoromano.it