Giulio Carlo Argan è stato non solo un grande critico dell’arte, un docente e un difensore dei beni culturali italiani, ma anche un sindaco illuminato della Capitale, capace di promuovere la cultura come elemento di sviluppo della città. La sua figura poliedrica di studioso e politico è stata al centro dell’evento “Argan e la sua Roma”, svoltosi nella sala della Protomoteca in Campidoglio, per iniziativa del Liceo artistico romano che porta il suo nome. L’incontro, moderato dal dirigente del Liceo artistico Argan, Nicola Armignacca, ha visto gli interventi della direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Cecilia Casorati, della professoressa Paola Argan, figlia del grande critico, e dell’Assessore alla scuola, formazione e lavoro di Roma Capitale, Claudia Pratelli. Giulio Carlo Argan credeva fortemente nell’idea dell’arte come strumento in grado di incidere sulla società, nel sogno di provare a cambiare il mondo attraverso l’arte. “Sono tantissimi i ruoli che ha ricoperto- ha ricordato il dirigente Armignacca – anche se viene soprattutto ricordato per aver scritto il manuale La storia dell’Arte Italiana . Era un grande uomo, tanto che a lui dobbiamo molti capolavori salvati durante la Seconda Guerra Mondiale a rischio della sua stessa vita. Siamo orgogliosi che il nostro liceo porti il suo nome e questo per noi costituisce uno stimolo per migliorare continuamente l’offerta formativa”. Un grande intellettuale, quindi, che accolse anche la sfida di stare alla guida di una città complessa, devastata dalla speculazione edilizia, in un periodo storico davvero difficile. La sua maggiore ambizione era di rialzare il livello culturale della città. La direttrice di ABA Roma, Cecilia Casorati, si è soffermata sull’impegno civile che ha sempre caratterizzato l’azione di Giulio Carlo Argan. “L’impegno civile di Argan – ha detto – c’è sempre stato, non solo nel salvaguardare il nostro patrimonio, ma anche nella divulgazione e nelle dichiarazioni che spesso hanno portato anche contenziosi con i giovanissimi critici che negli anni 70 si ponevano in antitesi alla sua visione, non capendo la sua modernità”. “Quando diventa sindaco di Roma – ha concluso Casorati – si mette al servizio della comunità . Capisce l’importanza di mettere in dialogo la ricerca e la tutela del patrimonio e di edificare sulla memoria il futuro. La sua contemporaneità si vede quando intuisce il talento di Renato Nicolini che inventa L’estate romana, nel periodo dell’Austerity, quando i Paesi occidentali, compreso quello italiano, furono costretti ad emanare disposizioni volte al drastico contenimento del consumo energetico. Con l’Estate romana la cultura è rivolta a tutti. Non solo l’arte, ma nell’arte. Roma diventa un grande palcoscenico, per eventi che hanno come scenario i luoghi simbolo dell’arte. Prima di pensare all’arte come qualcosa di antico, la storia dell’arte con Argan diviene racconto della realtà”. Anche Claudia Pratelli, assessore alla scuola, formazione e lavoro di Roma Capitale, ha ricordato i progressi che la città di Roma ha fatto sotto la guida del critico d’arte, mentre la figlia Paola concludendo si è soffermata sui tratti umani dell’illustre padre e sull’attualità del suo pensiero.A conclusione dell’incontro si è svolta la cerimonia di premiazione del primo concorso fotografico “Argan e la sua Roma” a cui hanno partecipato gli studenti del Liceo artistico.
“ARGAN E LA SUA ROMA”, AL CAMPIDOGLIO UN INCONTRO PER RICORDARE LA FIGURA DEL GRANDE CRITICO ED EX SINDACO
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