Aprire di nuovo dopo giorni di chiusura non è scontato per i commercianti di Roma, soprattutto per quelli del mondo della ristorazione. “Con questi numeri non credo valga la pena ripartire – dice il proprietario de La Gatta Mangiona, pizzeria in zona Monteverde –. Meglio rimanere sul cibo d’asporto che mi dà meno spese. E forse alla fine faccio lo stesso fatturato”.
Non tutti gli esercizi commerciali riescono però a coprire le spese con il cibo d’asporto. E allora c’è chi, grazie alle nuova delibera comunale (la numero 34 del 19 maggio 2020), è riuscito ad ampliare i propri spazi all’esterno. Ma i dubbi rimangono. “Con i marciapiedi ridotti non è sempre possibile garantire il distanziamento”, dice il titolare di un bar della Capitale. “E poi le disposizioni non prendono in considerazione la natura dei locali. Uno va al ristorante per stare insieme agli amici e non per forza per mangiare. Se devi stare separato e senza la possibilità di consultare il menù viene meno il motivo per cui ci vai”
a cura di Alessandro Rosi