Calcio e basket sono indubbiamente tra gli sport più popolari al mondo ed è così anche in Italia, ma forse non tutti sanno che anche il Beach Volley ha un certo seguito. Si tratta di una disciplina che si pratica sulla sabbia, divenuta olimpica nel 1996. Di fatti è una versione alternativa della pallavolo, che si gioca perlopiù sulle spiagge o all’interno di palazzetti appositi, con circa un centinaio di tonnellate di sabbia di quarzo. Paradossalmente, il Beach Volley è diffuso anche in Paesi che non hanno delle zone costiere a disposizione, come ad esempio la Svizzera.
Le regole sono praticamente le stesse della pallavolo. Per tutti questi motivi, non ci è voluto molto prima che questo sport venisse istituzionalizzato e iniziasse a godere di una vera dimensione professionistica, con tanto di tornei internazionali che vengono allestiti ogni anno in giro per il globo. In Italia il campionato nazionale è sotto l’egida della FIPAV, ossia la stessa federazione che regola la pallavolo. D’altro canto, mezzi e strumenti necessari per organizzare gli eventi di Beach Volley sono evidentemente più modesti rispetto a quelli indispensabili per la pallavolo (si stima che per realizzare un campo di Beach Volley bastino anche meno di 5.000 euro).
I campionati principali di Beach Volley sono per l’esattezza 3 e tutti contribuiscono alla conquista di punti utili per la classifica generale: il più importante è il campionato italiano assoluto di Beach Volley, seguono il campionato italiano under 20 e il campionato italiano under 18. Un altro tipo di torneo è rappresentato dal campionato italiano per società. Come intuibile, il Beach Volley è sia maschile sia femminile. Il rettangolo di gioco misura 16×8 metri e la rete viene fissata ad altezze diverse a seconda del fatto che a giocare siano uomini o donne: nel primo caso si arriva a 2,43 metri, nel secondo a 2,24. Si gioca d’estate, non a caso la prossima edizione del campionato italiano assoluto prenderà il via nella prima metà di giugno. Nel frattempo, però, si svolgeranno anche altri eventi.
A livello internazionale, il torneo per eccellenza è ovviamente il campionato mondiale di Beach Volley, che dal 1997 viene organizzato ogni 2 anni dalla FIVB. A differenza di quanto è accaduto storicamente con altri sport, in questo caso uomini e donne hanno sempre gareggiato insieme dal primo momento. Nel 2022 l’Italia ospiterà i Mondiali di Beach Volley per la seconda volta, dopo quella del 2011, raggiungendo Austria e Germania in vetta alla classifica delle nazioni che hanno organizzato più edizioni. A detenere il maggior numero di titoli iridati è il Brasile, sia nella categoria maschile sia in quella femminile. Ad oggi l’Italia non ha mai ottenuto medaglie, nemmeno quando ha avuto la fortuna di giocare in casa.
In seconda posizione nell’albo d’oro sono presenti gli Stati Uniti, che tra uomini e donne hanno raccolto 5 medaglie, meno della metà del totale conquistato dal Brasile, che si trova a quota 12. Per il resto, solo Germania, Cina, Olanda, Argentina e Canada sono riusciti ad arrivare almeno una volta alla vittoria finale. Insomma, appare evidente che la tradizione delle nazionali italiane di Beach Volley non è minimamente paragonabile a quella delle squadre azzurre di pallavolo. Nello Stivale il Beach Volley deve ancora crescere come movimento. Chissà che il Mondiale di quest’anno non rappresenti l’occasione giusta per una bella svolta…