Cucina Romana, piatti della tradizione, pizza cotta in forno a legna
bassa e scrocchiarella e location storica al centro della Capitale.
Nasce così il ristorante Romoletto, sito in Piazza Campo de’ Fiori 47 a
Roma. Un luogo in cui si respira l’essenza della Caput Mundi, partendo
dal nome che richiama quello dell’imperatore Romolo Augusto e finendo
con un menu ricco di sapori tipici. “Romoletto” in realtà è anche
un’accezione che sta ad indicare un bambino appena nato. Questo perché
la nuova apertura è figlia dello storico e noto ristorante Mariuccia
Group, sito in Piazza della Cancelleria, a due passi da Campo de’
Fiori.
Se da una parte Mariuccia è specializzata in cucina napoletana e propone
una pizza con cornicione, soffice e alta sui bordi, che può essere anche
ripiena di ingredienti golosi come ricotta, salame o prosciutto,
dall’altra Romoletto offre la classica pizza romana, bassa e croccante
sia in versione classica che special. Tra le più particolari ci sono: la
Gattopardo con provola, crocché di patate, prosciutto cotto, pepe, panna
e olio d’oliva, o ancora la Giulia con mozzarella, pomodorino giallo,
stracciatella di burrata, alici di Sciacca, crema di prezzemolo e limone
nebulizzato. Non mancano sul menu i fritti classici della tradizione
come il supplì al telefono o quello rivisitato alla ‘Nduja, o ancora i
crocchettoni ripieni come il “Roma” con salsiccia dei Castelli e cipolla
stufata alla birra, dedicato alla città in cui è nato il piccolo
Romoletto. Il menu continua con primi e secondi piatti della tradizione
come Carbonara, il rigatone alla Gricia con i carciofi o le polpette di
coda alla vaccinara con salsa cacio e pepe. Si conclude in dolcezza con
pizzottelle, cheesecake o tiramisù.
Romoletto si differenzia dalla mamma Mariuccia anche per la presenza di
un cocktail bar che funziona soprattutto nel dopo cena. Inoltre “non è
il classico locale turistico, nonostante sia ubicato al centro della
Capitale. Cerchiamo di dare il massimo per offrire il massimo della
qualità, a partire dalla materia prima, fino ad arrivare ai nostri
piatti”, ci ha spiegato Giuseppe, uno dei proprietari del neonato
Romoletto
Ma come ha fatto Mariuccia a diventare un punto di riferimento della
cucina campana a Roma? “La forza di Mariuccia penso sia stata la
passione e l’impegno nel cercare di migliorare ogni giorno di più e
nell’ascoltare il pensiero delle persone. Per noi le critiche sono uno
spunto per fare meglio”, ha aggiunto Carlo, l’altro socio fondatore del
Gruppo. Infine, abbiamo chiesto ai proprietari: “Mariuccia partorirà’ un
secondo figlio nel futuro prossimo?”. “Se ci saranno le condizioni
perché no! Un figlio è sempre una gioia”, hanno concluso Carlo e
Giuseppe.