BIOPARCO DI ROMA (OLTRE LE GABBIE)

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Il giardino Zoologico di Roma nasce nel 1908 grazie ad un gruppo di finanziatori che creano la ” Società Anonima per il Giardino Zoologico” con l’intenzione di creare un luogo di grande attrazione,grazie alla grande collezione faunistica. La concezione di Zoo nei primi del “900 era molto diversa da quella odierna,si basava esclusivamente su base ludica senza prendere in considerazione lo scopo educativo. Il focus principale era il divertimento del pubblico pagante,per mezzo dell’esposizione di animali rari e selvatici. Lo zoo con la sua superficie di ben 12 ettari fu costruito nella zona nord di Villa Borghese,fu inaugurato il 5 Gennaii del 1911. La sua realizzazione fu affidata interamente a Carl Hagenbeck, un grande commerciante di animali dell epoca,infatti proprio dal suo staff avevano da poco realizzato il famoso zoo di Stellingen (Amburgo) che in quei tempi era il top come modernità e fasto. Il giardino zoologico di Roma quindi venne costruito con la stessa tecnica avveniristica di quello di Amburgo,cioè le gabbie furono sostituite da fossati e fu per tale motivo che in poco tempo divenne uno dei più importanti d’Europa. Circa a metà degli anni 20 del secolo scorso lo zoo subì opere di ampliamento di circa 5 ettari e nel 1935 verrà aggiunta la grandissima voliera e il rettilario. Purtroppo con le conseguenze degli avvenimenti bellici ,la gestione dello zoo va in crisi e si evidenzia uno stato di decadenza nonostante la costruzione di nuovi settori. Nel 1970 il rettilario causa le sue pessime condizioni viene chiuso. Ci furono nello zoo notevoli lavori di ristrutturazione che ebbero la durata di circa 9 anni e il 13 Febbraio del 1983 lo zoo di Roma è stato inaugurato con una struttura molto più ampliata,così come lo vediamo oggi. Nel 1994 il giardino zoologico cambia pelle si trasforma in Bioparco una struttura che conserva nel suo territorio un gruppo di animali a rischio estinzione,svolgendo ricerche scientifiche avendo maggior rispetto dei diritti degli animali,svolgendo anche attività di educazione ambientale. A causa degli scarsi successi economici nel 2004 e’stata creata una fondazione che gestisce lo zoo. Questa la mia nota introduttiva del Bioparco di Roma ,per segnalarvi che ieri Mercoledì 3 Marzo 2021,mi sono recato personalmente al Bioparco dietro invito di Daniele Diaco presidente commissione ambiente di Roma capitale. La scelta di recarmi al bioparco è stata motivata dalle accese discussioni sul web riguardo l’elefantessa Sofia che veniva rappresentata in un video messo in rete in un evidente stato ossessivo. Presente alla visita c’era anche Valentina Coppola presidente di Hearth. La visita è stata guidata dal presidente del Bioparco,il dott Francesco Petretti,che ha dichiarato ” che Sofia è stata introdotta nel parco nei primi anni 70. Oggi è un esemplare molto anziano che ha trascorso la sua vita prevalentemente al Bioparco,come la sorella ,morta 10 anni fa di vecchiaia è praticamente impossibile pensare di spostarla in un altro luogo considerando la sua età, non riuscirebbe a sopportare un tale trauma si metterebbe seriamente a rischio la sua vita.) Mi spiegava il presidente Petretti che dopo la morte della sorella è stata affiancata a Sofia un elefantessa più giovane sequestrata ad un circo. Il problema però che causa la differenza di età tra i due pachidermi, la giovane elefantessa ha evidenziato comportamenti prepotenti ,mettendo in pericolo l’anziana elefantessa,cioè rischiando di spingerla e farla cadere. E’ stato quindi necessario per la salvaguardia di Sofia,la separazione dei due animali con un semplice nastro con del cibo posto al centro ,in questo modo possono continuare ad avere un contatto visivo ed anche tattile tramite la proboscide. Tornando al focus che mi ha portato a visitare il Bioparco,riguardo il problema dell’elefantessa Sofia, di toccare con la sua testa il muro della stalla,comportamento evidenziato dai social come ossessivo,mi ha spiegato il presidente del Bioparco Francesco Petrucci che non c’e nulla di cui preoccuparsi in quanto è un comportamento comunicativo che serve all ‘elefantessa per richiamare l’attenzione dei suoi custodi per avere attenzioni e cibo è un comportamento che ha sempre adottato e che i custodi conoscono bene. Ho continuato la mia perlustrazione al Bioparco ed ho avuto anche delucidazioni riguardo la piccola leoncina deceduta pochi giorni fa qui al Bioparco. Sempre il direttore mi ha spiegato che si tratta di una delle due lucciole messe alla luce da una coppia di rari leoni asiatici. La piccola Leoncina soffriva di una malattia genetica nello specifico una stenosi che ha provocato un emorragia. Mi è stato assicurato che è stato fatto l’impossibile per salvargli la vita,ma tutti i risultati sono stati vani,la piccola purtroppo è deceduta. Adesso l’altra piccola leonessa afflitta dallo stesso problema  si trova sotto cura farmacologica. Sono stati stanziati importanti sostegni economici al Bioparco da parte del comune di Roma per cercare di ripristinare alcune aree e rendere più dignitosa la vita al suo interno. Presto verrà notevolmente ampliata l’area dove soggiornano le due elefantessa e lo spazio a loro dedicato sarà molto più grande di quello che ho visto decisamente troppo piccolo, e questa cosa non può che farmi piacere. Concludo il mio report dicendo che il mio cuore Animalista non mi fa accettare nessuna gabbia e nessuna costrizione ,e spero che in un periodo non troppo lontano ci siano solo oasi di libertà per tutti gli animali. Per il momento ringrazio il presidente Francesco Petretti del Bioparco di Roma augurandogli buon lavoro ,Daniele Diaco presidente Commissione Ambiente di Roma. Un saluto a Valentina Coppola presidente Hearth.

A prossima Settimana