(Adnkronos) – La nuova BMW R 12 S rende omaggio alla storica antenata, la R 90 S. Una nuda vincente, la R 90 S nel 1976 ha trionfato al Production TT sull’Isola di Man con i piloti Hans-Otto Butenuth e Helmut Dahne. Anche nella prestigiosa 200 Miglia di Daytona, la naked tedesca ha ottenuto una storica vittoria, conquistando per la prima volta l’AMA Superbike con Steve McLaughlin. Oggi, la BMW R 12 S nasce sulla base della R nineT, divenendo un autentico oggetto d’arte in movimento. Una moto retrò autentica, pura, sportiva, che riporta alla mente, grazie alla presenza di diversi particolari, tante soluzioni innovative che debuttarono con il lancio della R 90 S, a cominciare dal manubrio carenato. Superfici in alluminio spazzolato e laccato trasparente del serbatoio, sella con gobba, cupolino di piccole dimensioni e finiture rosse per diversi particolari della rastremata carenatura. Anche i cerchi a raggi in alluminio anodizzato lucido sono un chiaro richiamo al passato, manubrio e foderi forcella sono total black, finitura che riveste anche i coperchi delle teste cilindro. Nel Pacchetto Comfort proposto da BMW Motorrad, sono compresi diversi sistemi utili, tra cui l’assistente alla partenza in salita, le manopole riscaldate, il cruise control e il cambio Pro. A richiesta è disponibile anche la luce adattiva in curva Headlight Pro, che offre una migliore illuminazione soprattutto quando si guida di notte. Basandosi sulla R nineT, la gamma accessori per la bella ed elegante nuda tedesca è ripresa quasi integralmente sulla R 12 S, a cominciare dallo scarico in titanio, fino alla predisposizione per il navigatore e al set di borse morbide. Disponibili come equipaggiamento montato in fabbrica anche l’allarme antifurto, il display digitale in TFT (alternativa alla classica strumentazione rotonda) e il Connected Ride Control.
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BMW R 12 S, nel segno della R 90 S
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