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Conclusi i festeggiamenti per il centenario dell’Arma Azzurra a Pratica di Mare, abbiamo incontrato Marianna Bonavolontà per due chiacchiere.
Ci racconti com’è stato vivere in prima persona queste meravigliose giornate del centenario?
“Diversi anni fa ho avuto l’onore di rappresentare l’Italia ai Mondiali di Kung Fu a Budapest, classificandomi seconda. Oggi posso dire di aver rivissuto le stesse emozioni; sono stati tre giorni di “trance agonistica” in cui vieni travolta dalle emozioni e non afferri più il tempo. Affiancare poi una macchina incredibile come il G91, in qualità di madrina, è stato come sventolare nuovamente il tricolore. È stata un’esperienza che mi ha riempita di orgoglio e che non dimenticherò mai. Ringrazio il Gen. Maurizio Lodovisi, Renzo Catellani (proprietario del G91) e l’Associazione Arma Aeronautica per questa opportunità”.
Eri già presente alle prove dello scorso 16 giugno?
“Sì, sono stata presente fin dalle prove del 16, riservate ai piloti, alle loro famiglie e alle associazioni dell’Arma Azzurra. Ancora prima dalla riaccensione dei motori del velivolo a Piacenza. Ho avuto l’onore di seguire questo miracolo tutto italiano, passo per passo”.
La cosa che ti ha maggiormente emozionato di questi giorni “belli da togliere il fiato”?
“Mi hanno emozionato le persone, tutte. A partire dai piloti, dal team di supporto a terra, i tecnici pronti ad ogni evenienza, lo staff che si è occupato dell’organizzazione, la sicurezza, il pubblico con gli occhi lucidi e sognanti rivolti al cielo. Il volo è e sarà sempre il sogno dell’uomo e noi in Italia abbiamo la più grande rappresentante al mondo, la nostra Aeronautica Militare”.