Cinque milioni di euro sono stati stanziati, da parte della Regione Lazio, per garantire gratuitamente nel triennio i servizi psicologici a favore dei pazienti oncologici e alle loro famiglie nell’ambito del progetto “Benessere Psico-oncologico”.
È il frutto del protocollo d’intesa tra la Regione Lazio e l’ordine degli psicologi del Lazio, che gode di un finanziamento, approvato con la delibera di giunta del 6 novembre scorso, di un milione di euro per il 2023 e due milioni di euro sia per il 2024 sia per il 2025.
Si tratta di un altro provvedimento che è parte integrante della nuova fase del sistema sanitario regionale, grazie al quale la Regione attiva una misura di sostegno per i malati oncologici e i loro figli minori. L’obiettivo è quello di prevenire i disturbi dovuti dal disagio psicologico, investendo in un grande progetto di coesione sociale e offrendo una risposta concreta alle problematiche dei cittadini provati dall’esperienza della malattia oncologica.
Tale intervento si inserisce nella nuova programmazione Fondo sociale europeo Plus (Fse+) 2021-2027, in cui si integra l’azione finalizzata all’inclusione sociale e all’accesso dei servizi sociosanitari in un’ottica di prevenzione del disagio sociale in coerenza con le priorità dell’inclusione sociale, rafforzando sia la rete territoriale dei servizi e riducendo le diseguaglianze con un occhio rivolto alle persone di maggiore vulnerabilità.
«Ora il sostegno psicologico è realtà per i malati oncologici. Sono orgoglioso che la Regione Lazio tenda la mano alle persone e alle famiglie vulnerabili sin dalla diagnosi della malattia di un proprio caro. Una misura, annunciata in campagna elettorale e ribadita in occasione dell’insediamento da Presidente di Regione, che si pone l’obiettivo di fronteggiare i mutamenti della vita nel percorso di cura dalla malattia, estendendo la prestazione professionale anche ai familiari del paziente e ai caregiver. Un ringraziamento particolare va all’ordine degli psicologi del Lazio per il prezioso e il fattivo contributo volto a fornire un supporto psicologico e psicoterapeutico capillare, attraverso anche il coinvolgimento delle associazioni e delle società scientifiche», ha affermato Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio.
L’ACCESSIBILITÀ AL BONUS PSICOLOGICO
Attraverso il piano di assistenza psico-oncologica, la Regione Lazio assicura un supporto psicologico e psicoterapeutico sia agli adulti oncologici sia alle fasce più giovani con la procedura “a sportello” per tre anni. Tale modalità stabilisce dei buoni servizio per l’accesso al piano individualizzato di assistenza psico-oncologica integrato nella Rete oncologica regionale, attraverso il quale i malati oncologici, anche in contesti di coinvolgimento dei loro familiari/caregiver, possono fruire del sostegno da parte di psicologi preparati a garantire una adeguata presa in carico.
Il rapporto con la malattia cancro è complesso, sin dalla sua diagnosi, e coinvolge la totalità dell’esistenza della persona, a partire dai mutamenti del sistema di vita sia da un punto di vista biologico e cognitivo sia da un punto di vista emotivo, relazionale e sociale della sfera lavorativa e professionale.
I SERVIZI DEL BONUS PSICOLOGICO
Le prestazioni, articolate in due buoni cumulabili di durata pari a 8 e 16 ore per l’utente, sono gratuite per il destinatario e vengono erogate con il coordinamento e la gestione organizzativa da parte dall’ordine degli psicologi del Lazio, il quale è stato incaricato di corrispondere al pagamento della prestazione. Ogni ora di sostegno ha valore pari a 70 euro, importo che ricomprende tutti i costi correlati all’erogazione del servizio.
Vengono garantite le seguenti prestazioni:
· il supporto psicologico per gestire le situazioni di difficoltà transitorie, attenuandone l’impatto al fine di prevenire eventuali peggioramenti del quadro psicologico;
· gli interventi psicologici, laddove ritenuti opportuni, con l’obiettivo di ricondurre il quadro psicologico ad una condizione di equilibrio con il coinvolgimento della famiglia;
· la collaborazione con le strutture ospedaliere che hanno in carico i pazienti affetti da patologie oncologiche, garantendo il sostegno e l’accompagnamento al singolo, alla coppia e alla famiglia nella malattia.
Per accedere al buono è necessario possedere tali requisiti:
disporre di documentazione medica che attesti la patologia;
essere cittadino/a italiano/a o di uno Stato membro dell’Unione europea o essere in possesso di regolare permesso di soggiorno;
essere residente o domiciliato in uno dei comuni del Lazio;
essere all’interno di un nucleo familiare con attestazione Isee non superiore ai 40mila euro.