“Il tempo dell’estate diventa poi un periodo particolarmente rischioso se, con la chiusura delle scuole, non si attivano servizi di assistenza e di crescita per i più piccoli, che siano fruibili e accessibili economicamente. Il rischio è che, per chi ha meno risorse, l’estate si trasformi in un deserto e che troppi minori escano dai radar delle comunità educanti, scivolando verso l’illegalità, lo sfruttamento e ulteriori vulnerabilità”.
“Le politiche governative, le comunità locali, le organizzazioni del terzo settore e i singoli cittadini devono collaborare per creare un ambiente sicuro, generativo e protettivo per i minori. Pertanto, la lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile è una battaglia che richiede l’impegno di tutti gli attori coinvolti. Solo attraverso un’azione concertata e un forte impegno comunitario si potrà sperare di garantire a ogni minore il diritto a un’infanzia felice, a un’istruzione adeguata e di qualità, a relazioni sane e rispettose.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)