La mozione approvata dall’Assemblea capitolina lo scorso 11 luglio non cambia nulla per i poveri cavalli costretti a trainare le carrozze nella Capitale. Lo chiarisce l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).
«C’è poco da esultare: una mozione è una mozione e come tale è una mera manifestazione d’intenti, seppur apprezzabile, e non modifica nulla nell’attuale scenario», spiega l’Oipa. «Si è presentato questo documento come se l’abolizione delle botticelle fosse cosa fatta, ma purtroppo non è così e la strada verso questo traguardo è ancora in salita».
Da tempo l’associazione chiede a Roma Capitale la conversione degli attuali permessi in licenze taxi o in licenze per mezzi elettrici con i quali continuare a trasportare turisti, ma per arrivare a questo traguardo il Campidoglio dovrebbe avviare una trattativa con il 17 titolari delle licenze per vetturini di botticelle (ognuna di esse collegata a due cavalli).
A livello nazionale, inoltre, l’abolizione della trazione animale dal nuovo Codice della strada non è contemplata.
Ma cosa è stato deciso in dall’Assemblea a con la mozione a prima firma Mussolini? Ecco la dichiarazione testuale: “L’Assemblea Capitolina impegna il Sindaco e la Giunta a prevedere delle valide alternative alla trazione animale delle botticelle di Roma, e riconvertire le licenze dei vetturini evitando quindi ricadute sul piano occupazionale”. (Qui il testo integrale della mozione).
In questi giorni di estremo caldo, l’Oipa invita cittadini e turisti a segnalare ai vigili urbani al numero 0667691 (o ai numeri dei gruppi dei Municipi interessati alla violazione) il mancato rispetto di quanto previsto dal Regolamento comunale sulla tutela degli animali, che dallo scorso anno ha reso permanenti le disposizioni delle ultime ordinanze annuali (v. delibera dell’Assemblea capitolina n.138/2023).
L’articolo 46 in particolare prevede che i cavalli che svolgono attività di trazione di vetture pubbliche non possono lavorare per più di sei ore al giorno e hanno diritto a pause adeguate di riposo tra un tragitto e l’altro, in estate da svolgersi all’ombra; i conduttori devono provvedere ad abbeverarli regolarmente, è vietato trasportare un numero di persone superiore a quello dei posti per i quali la carrozza è omologata, non a cassetta, e la sola andatura consentita è il passo. È altresì proibito percorrere strade in salita fuori dalla zona a traffico limitato. È vietato far lavorare i cavalli dal 1° giugno al 15 settembre dalle ore 13 alle ore 17. In questo stesso periodo, nelle giornate caratterizzate dai livelli di rischio 2 e 3 del bollettino giornaliero del “Sistema di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute”, specifico dell’area urbana di Roma, emanato dal Ministero della Salute, il divieto di far lavorare i cavalli è esteso dalle ore 11 alle ore 18.
Per segnalare le eventuali violazioni è importante fornire il numero identificativo della botticella e, se possibile, foto o video geolocalizzati e con l’orario in evidenza, consiglia l’associazione, promotrice anche di una petizione online che chiede al ministro Salvini lo stop ai veicoli a trazione animale su tutto il territorio nazionale.