“Camminando per l’Eur”, l’esperienza di sport e socialità nata durante il Covid

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(Foto scattata prima del dpcm dello scorso 24 settembre 2020 che impone l’utilizzo della mascherina anche all’aria aperta)

“Siamo nati in un momento particolare in cui, a causa del Covid, l’esigenza di muoversi, di uscire, di stare all’aria aperta era veramente vitale. Tutto è iniziato da un post e, dopo, da un gruppo Facebook. Adesso sono molti gli iscritti che partecipano alle nostre iniziative, rispettando tutte le regole sul distanziamento sociale. Abbiamo sviluppato un’esperienza di sport e socialità, con particolare attenzione all’ambiente, che ha arricchito tutti i partecipanti”.

Emanuela Chiarello, 49 anni, è un’abitante del quartiere Eur di Roma. Come tanti lavoratori (circa 5,7 milioni al momento in tutta Italia) è finita in smart working causa Covid. Alla fine della scorsa estate, con i divieti contro la pandemia che tornavano protagonisti e le palestre che ricominciavano a svuotarsi, prima di richiudere del tutto, vede un post su Facebook.

“In un gruppo del quartiere – racconta Emanuela a La Gazzetta di Roma – una signora chiedeva se fosse presente un gruppo di persone che si riuniva per camminare insieme. Il post ha avuto molti commenti di persone interessate, così ho deciso di aprire la pagina ‘Camminando per l’Eur’ ed, il giorno dopo, ho organizzato la prima camminata veloce nei dintorni e successivamente molte altre. Nella prima settimana gli iscritti erano circa 200 ed oggi, dopo 6-7 mesi, sono arrivati a 1850″.

L’entusiasmo per l’iniziativa è stato dunque molto alto, fin da subito. “Rapidamente – ci spiega Emanuela- da quattro camminate alla settimana, siamo giunti ad organizzare circa 20 appuntamenti settimanali, molti fissi e alcuni straordinari (con degli obiettivi che cambiano di volta in volta). Sono l’unica amministratrice del gruppo, ma per le uscite mi avvalgo del supporto di iscritti che hanno dato la disponibilità per guidare i numerosi gruppi nei più svariati percorsi. Sono le ‘guide’ , che offrendo volontariamente il loro tempo, ogni giorno garantiscono lo svolgimento di tutte le iniziative proposte. Ora portano gruppi che vanno dalle 10 alle 25/30 persone. Sono loro il motore della nostra organizzazione”.

In questo modo è nato un vero e proprio fenomeno sociale, che ha permesso a tanti di muoversi e fare amicizia tra loro, in modo assolutamente gratuito. E la presenza sempre più massiccia di uomini e donne ha portato a una precisa organizzazione dei vari percorsi, in base alla difficoltà.

“Classificando le camminate – precisa Emanuela – abbiamo dato la possibilità a chi vuole fare un allenamento vero e proprio, a ritmo veloce, di scegliere i percorsi lunghi con bollino rosso o nero, mentre per le persone non allenate ci sono i percorsi con bollino bianco o verde, più corti ed a ritmo lento/moderato”. Nel mezzo i bollini giallo e arancione, con alcune o molte difficoltà date dal susseguirsi di salite e discese o scale.

(Foto scattata prima del dpcm che impone l'utilizzo della mascherina anche all'aria aperta)
(Foto scattata prima del dpcm dello scorso 24 settembre 2020 che impone l’utilizzo della mascherina anche all’aria aperta)

“Tra noi ci sono persone di tutte le età – ci dice Emanuela – anche dei ventenni. Poi partecipano varie professionalità, è davvero un bel mondo”.

Dai dintorni del quartiere quasi periferico di Roma i gruppi organizzati dei camminatori hanno raggiunto l’Appia Antica, il Colosseo, San Pietro, Tor Marancia e Ostia. In 6 mesi più di 1500 km percorsi, nelle più svariate condizioni climatiche e in diversi momenti della giornata: dal soleggiato, al piovoso, dall’alba al tramonto (e anche qualche camminata al buio, con le torce).

“Abbiamo scoperto in profondità tanti posti (come il Fosso della Cecchignola, la riserva di Decima Malafede e il parco regionale dell’Appia Antica) – conclude Emanuela – con le guide che cercano i percorsi più suggestivi per conciliare l’attività fisica con l’emozione di conoscere cose nuove. Ormai si sono instaurati rapporti consolidati e sono certa che il nostro gruppo continuerà la propria attività anche quando, finalmente, finirà il periodo emergenziale”.

Giacomo Andreoli