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Bolognese: L’obiettivo è promuovere stili vita vantaggiosi e far conoscere rischi.
Il Gruppo di lavoro scientifico dedicato alla prevenzione, alla valutazione e alla divulgazione delle conseguenze dell’uso della cannabis sulla salute mentale dei giovani, promosso dall’Omceo Roma, compie un anno. “Sono stati 12 mesi di grande e intenso lavoro in cui i risultati raggiunti hanno superato le aspettative. Oggi passiamo dalla fase della divulgazione a quella dell’attuazione dando inizio a una campagna di peer education (educazione tra pari) nei circoli sportivi e nelle scuole”. A spiegarlo è Antonio Bolognese, responsabile scientifico del Gruppo di lavoro.
La campagna, denominata ‘Prevenzione degli effetti della cannabis e del doping: promozione della salute giovanile‘, promossa dall’Omceo Roma e Provincia e dall’Associazione Osservatorio sulle Dipendenze, sarà coordinata dallo psichiatra Alessandro Vento e dalla psicologa Silvia Quaranta, che collaboreranno con altri professionisti ed esperti della materia (psicologi, psichiatri, medici specialisti in altre discipline, educatori, esperti di comunicazione). “Obiettivo dell’iniziativa- spiega ancora Bolognese- è quello di promuovere nei giovani stili di vita vantaggiosi in termini di salute, ridurre il danno correlato al doping e al consumo di alcol e sostanze psicoattive, promuovendo l’inclusione sociale mediante attività interattive che verranno proposte ai ragazzi”. Sia nei circoli sportivi che nelle scuole è previsto, infatti, un ciclo di incontri in presenza, caratterizzato da sessioni plenarie all’inizio e alla fine del progetto e laboratori nella fase centrale.
A inaugurare il ciclo di incontri nelle scuole sarà il Liceo Chateaubriand lunedì 23 gennaio. “Inizieremo con un incontro con i genitori per poi passare a un successivo confronto con gli insegnanti e proseguire con le sessioni plenarie”, evidenzia Bolognese.”Sabato 28 gennaio, invece, inaugureremo la serie di incontri nei circoli sportivi con i genitori dei ragazzi del Circolo Canottieri Aniene– sottolinea il responsabile scientifico- sono incontri che si terranno nel periodo tra gennaio e giugno, durante i quali gli interventi verranno erogati ai ragazzi suddivisi in fasce d’età differenti, con la collaborazione dei genitori e degli allenatori, parte integrante del processo informativo-educativo”.
Un’iniziativa sposata in pieno dal Circolo che in una lettera inviata ai suoi iscritti evidenzia come intenda “promuovere un’azione d’informazione volta a divulgare ai ragazzi messaggi semplici e scientificamente validi, su cosa contribuisca a promuovere un corretto stile di vita, necessario per una pratica sportiva idonea, rendendo più consapevoli i partecipanti circa i danni correlati all’uso di sostanze, quali la cannabis, ritenuta dai più erroneamente una droga leggera, o altre sostanze dopanti sottovalutate”.
Ma la campagna guarda già al futuro. “A marzo inizieremo anche un percorso informativo e formativo dedicato ai dirigenti dell’Associazione gestori istituti dipendenti dall’autorità ecclesiastica (Agidae) che gli consentirà, il prossimo anno, di richiedere in quali istituti portare la nostra iniziativa di peer education”.
“E’ importantissimo rendere edotti i ragazzi e le persone che gli stanno accanto sui rischi a cui possono andare incontro utilizzando sostanze stupefacenti- conclude Bolognese- e il lavoro che stiamo portando avanti è molto impegnativo per questo ringrazio Almaviva S.P.A. e la Fondazione Roma che con il loro contributo consentono agli psichiatri e agli psicoterapeuti di poter tenere gli incontri senza dover gravare sulle scuole o I circoli sportivi”.