CAPORALATO REGIONE LAZIO: SOTTOSCRITTO L’ACCORDO PER LA QUALITA’ DELL’ABITARE IN AGRICOLTURA

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L’accordo sottoscritto oggi con la Regione Lazio è un importante punto di partenza per la lotta al caporalato in agricoltura”. Il sindacato UGL rappresentato dal Segretario Regionale Lazio Armando Valiani e dalla Responsabile Nazionale UGL Agroalimentare Carla Ciocci è tra i firmatari del protocollo “Per un lavoro di qualità in agricoltura – Qualità dell’abitare” che, in attesa di una riforma legislativa, rappresenta al momento lo strumento migliore per arginare il fenomeno. L’aspetto dell’abitazione è l’ultimo dei punti attuati dell’accordo più generale, sottoscritto a gennaio del 2019, attraverso il quale è stato realizzato un piano d’intervento per il contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro e per la promozione e valorizzazione della legalità in agricoltura nella Regione Lazio, con la collaborazione di associazioni datoriali, la Provincia di Latina e l’importante patrocinio della Prefetto Trio. I punti contenuti nel Protocollo, sono 10: creazione degli elenchi di prenotazione presso i CPI; creazione di un’app per favorire l’incontro domanda- offerta di lavoro; incentivi all’assunzione; formazione per i lavoratori iscritti nelle liste di prenotazione: ruolo dell’ente bilaterale; misure di trasporto gratuito; misure a sostegno dell’accoglienza abitativa; il ruolo del mediatore Culturale; la campagna di informazione; la legge regionale sul contrasto e l’emersione del lavoro non regolare in agricoltura: “Con la sottoscrizione di questo protocollo – sottolinea il Segretario Armando Valiani – si intendere mettere in campo misure volte a migliorare le condizioni abitative e sociali dei lavoratori a rischio, vittime attuali e potenziali di caporalato, in quanto persone che lavorano nel settore agricolo o nella sua filiera “in nero” o con modalità contrattuali irregolari, attraverso soluzioni abitative dignitose e stabili nel medio-lungo periodo che possano contribuire all’uscita da condizioni di marginalità, direttamente correlate al contesto di vita”. Dunque ci saranno azioni specifiche di supporto per la ricerca di alloggi, la stipula dei contratti di affitto e l’accesso a un fondo di garanzia per eventuale supporto economico agli affitti o danni all’immobile. In particolare sono previsti: “Il piano – spiega Valiani – verrà attuato in diversi comune della provincia di Latina (Aprilia, Cisterna di Latina, Cori, Fondi, Formia, Gaeta, Latina, Minturno, Pontinia, Priverno, Sabaudia, Sezze e Terracina) e i canoni di locazione non potranno eccedere 600 euro mensili per i Comuni ad alta densità abitativa, 400 euro per quelli a bassa densità”.