Si dice che festeggiare sia un atto di grande generosità. E, in fondo, non lo è anche cucinare? Quale miglior modo, dunque, per lo chef Pasquale Minciguerra – resident dell’agriturismo con ristorante gourmand Seguire le Botti – di festeggiare il terzo compleanno del progetto culinario di Cantina Sant’Andrea se non con una cena condivisa con un amico e collega?
Per i prossimi due “appuntamenti a 4 mani” – previsti il 22 maggio e il 5 giugno – in cucina, infatti, insieme a Minciguerra ci sarà Simone Nardoni, chef del ristorante stellato Essenza di Terracina.
I due cuochi sono alfieri della valorizzazione del territorio dell’Agro Pontino, conosciuto e apprezzato per la sua bellissima costa e i suoi paesaggi variegati ma, spesso, sottovalutato dal punto di vista enogastronomico. Per mostrare quanto preziosi siano i prodotti dell’Agro Pontino e il pensiero che li accomuna, Minciguerra e Nardoni nel corso delle due serate presenteranno i loro manifesti gastronomici che sono costruiti sulle eccellenze territoriali. Identità, accoglienza e legame profondo con la terra (e con il mare) sono i concetti chiave per raccontare la loro filosofia. La nobilitazione dell’essenza del prodotto sarà l’elemento di raccordo delle due cene in programma, in una elegante danza di sapori e suggestioni che – tra tecniche impeccabili e richiami regionali – non trascurerà il gusto.
“Ho pensato che ospitare un amico, che è anche un’eccellenza della nostra regione, fosse il miglior modo per celebrare questo terzo compleanno” afferma Pasquale Minciguerra. “Queste occasioni di confronto sono uno stimolo per me e la brigata per riflettere sulla strada percorsa finora, sul nostro lavoro e sul percorso che abbiamo di fronte”. “Sono stato molto felice di ricevere questo invito – racconta Nardoni – sarà divertente per entrambi mettere insieme i modi di raccontare la nostra terra. Quando si decide di rimanere in provincia, lo si fa per vocazione, per una passione che parla di meravigliosi prodotti locali”.
Quattro mani, con stili differenti, daranno vita a originali sinergie attraverso l’Agro Pontino, seguendo una traiettoria dalla terra al mare per raccontare le eccellenze ittiche, proseguendo con quelle di terra, legate alle primizie vegetali, casearie e di carne.
Dopo le amuse bouche si inizia con gli antipasti: di Nardoni sarà la Tartare di ventresca di tonno, granita di jalapeno e friggitelli, acqua di pomodoro Marinda e pistacchio, un originale compendio di sapori stagionali. Segue Minciguerra con il secondo antipasto, proponendo il Baccalà (unico prodotto di mare che entra nella cucina di Seguire le Botti) con zucchine alla scapece e gelato di alici e mozzarella, un piatto vivacissimo nei guizzi di sapori e consistenze. Di Nardoni è anche il primo piatto, Bottone croccante, ricordi di parmigiana, un raviolo croccante (una sorta di gyoza locale) che nasconde, come uno scrigno, una confortevole parmigiana di melanzane. Prosegue Mincigerra con il secondo, Coniglio, peperoni e cous cous speziato, una gustosa e creativa rivisitazione di un classico abbinamento, servito in più lavorazioni: carrè alla brace, spiedino di coscia
e lombetto alle erbe e pancetta.
Ad anticipare il capitolo dolce della cena, curato da Andrea Amato, sarà il predessert Liquirizia, asparagi, bietolina e limone…delizie di stagione, sorprendente e dallo spiccato gusto vegetale, così da sgrassare il palato e prepararlo al dessert, Come una fragola Favetta, golosa e ricercata celebrazione di uno dei prodotti più apprezzati del territorio. Ad accompagnare ogni portata non mancheranno le migliori etichette, tra new entry e riserve, di Catina Sant’Andrea.
Info e prenotazioni
Seguire le Botti
Strada del Renibbio 1720, 04019 Borgo Vodice LT
Tel: 327 9288739
www.seguirelebotti.it
Prezzo delle cene: 100€
Pasquale Minciguerra – chef Seguire Le Botti
Amore per il territorio e cura per l’esaltazione delle eccellenze locali: questi i cardini della cucina di Pasquale Minciguerra, chef di Seguire Le Botti, il ristorante e agriturismo di Cantina Sant’Andrea. Napoletano, classe ’86, è giunto a Borgo Vodice nel 2021, dopo importanti esperienze a Latina, all’Enoteca dell’Orologio prima e all’Hotel Europa dopo. «Quando fui contattato da Andrea Pandolfo – racconta Pasquale – avvenne una cosa che mai mi era capitata: di solito chi mi chiamava per un nuovo lavoro mi diceva “Apriamo tra 15 giorni”. Andrea no. Mi disse: “Se tutto va bene, partiamo tra 3 mesi”. Questo preannunciava un progetto ben ideato, di cui mi sono innamorato e che ho subito sposato». Come la vigna insegna, il tempo è tutto e non bisogna avere fretta: in questo modo e con la dovuta accuratezza, inizia l’approccio nella cucina di Seguire le botti. Prove e sperimentazioni, conoscenza approfondita dei prodotti locali, studio, cura e dedizione: con la sua brigata, Pasquale porta in tavola l’autenticità, la genuinità e la passione. «Nel piatto devi mettere la verità, quello che sei, casa tua (per così dire) e le tue esperienze», spiega lo chef, impegnato quotidianamente nel proporre la sua cucina dell’anima, che utilizza tutto ciò che la terra dona, attraverso pietanze apparentemente semplici ma realizzate con le tecniche di chi questa materia la studia da sempre. «Parto da tanti piatti di famiglia, che hanno radici nella cultura popolare – continua Minciguerra – e inizio a giocare con i sapori, sempre rispettando rigorosamente l’ingrediente e avvalendomi delle competenze tecniche che ho acquisito nelle mie precedenti esperienze».
Simone Nardoni – chef Essenza
Simone Nardoni è nato nel 1987 ed è ora patron-chef del ristorante stellato Essenza di Terracina. Dopo molte esperienze al nord Italia e all’estero, per imparare tecniche nuove e arricchire il suo bagaglio culinario, decide “per vocazione” di ritornare nella sua terra e portare tutte le conoscenze apprese a Pontinia, dove apre la prima sede di Essenza. Il suo è un concetto molto particolare di gastronomia che cerca di arrivare, come suggerisce il nome, all’essenza dei sapori e degli ingredienti, per piatti che puntano al gusto e alla sostanza. Quello di Nardoni è uno stile di cucina contemporaneo, attraverso il quale lo chef combina ricette e sapori del passato con tecniche moderne. Nel 2019 trasferisce il ristorante a Terracina, riuscendo a portare la sua cucina in un punto panoramico della città (siamo di fronte al mare, sotto il Tempio di Giove) che ha sempre amato sin da bambino. Nel novembre 2020 conquista una stella Michelin, riconoscimento importante, perché sancisce l’ingresso della cucina pontina nell’Olimpo della ristorazione.