Cereali, Confeuro: “Stop a importazioni turche e russe. Per Italia e Ue autonomia produttiva”

Wheat flied panorama with tree at sunset, rural countryside - Agriculture
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“Confeuro sta seguendo con molta attenzione il dibattito mediatico e politico sulla questione di imporre sanzioni sulle importazioni di prodotti agricoli russi e bielorussi nell’Unione Europea e di garantire la stabilità della produzione agricola dell’UE. Un passo, a nostro giudizio, necessario e improcrastinabile soprattutto nel comparto cerealicolo, dove i prodotti sovietici ma anche quelli turchi stanno mettendo in forte difficoltà la redditività di quelli europei e italiani: una realtà davvero inopportuna e allarmante che sta facendo crollare i prezzi di mercato e pone seri dubbi sulla tutela della sicurezza alimentare e la qualità dei cibi.

Siamo dunque profondamente d’accordo con chi dice che da parte della Ue serve uno scatto di coraggio, rafforzando i dazi nei riguardi dei prodotti cerealicoli extra Ue e implementando la Pac in direzione dell’ampliamento della produzione europea. Questa la sfida che ci attende. E attende anche il nostro governo nazionale che, in particolare per quanto concerne il grano duro – dove è in atto una forte speculazione da parte di Turchia e Russia – ha il dovere di promuovere una procedura di autonomia dalle importazioni, puntando immediatamente a implementare la produzione di grano nel nostro paese, anche attraverso la cabina di regia del ministero competente così da garantire ai nostri produttori il giusto riconoscimento economico e, al contempo, una qualità della produzione certa e certificata.

Viviamo una fase geopolitica e internazionale complessa e delicata, e urgono strategie europee e nazionali che tutelino definitivamente l’attività dei piccoli e medi agricoltori, già schiacciati dall’azione dei giganti multinazionali”. Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.