“Neanche l’enorme sforzo dell’emergenza sanitaria è servito a sbloccare il rinnovo di contrato per i lavoratori della sanità privata e delle Rsa. Nel Lazio, i 24 mila dipendent e professionist del comparto sono stat e sono ancora in prima linea insieme ai colleghi del pubblico, hanno ricevuto applausi e ringraziament da tut, ma su dirit, salario e tutele siamo al punto di partenza, cioè a 13 anni fa. Non ci sono più parole per descrivere la vergogna, la nostra mobilitazione sarà durissima. Vogliamo riconoscimento e contrato subitoo, così Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini – segretari generali di Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio – lanciano lo stato di agitazione dei lavoratori delle struture sanitarie accreditate e delle residenze sanitarie assistenziali della regione, che scenderanno in protesta come in tuta Italia.
“Bisogna interrompere l’assordante silenzio che investe questa vicenda, con una parte datoriale insensibile a ogni più basilare dirito morale oltre che professionaleo, ataccano i segretari regionali di categoria. “Invieremo ad Aris, Aiop e Unindustria Lazio difde formali, con conseguente sospensione di ogni forma di lavoro supplementare e straordinario di tuto il personale delle struture. Ciò vuol dire che saranno svolte solo le atvità ordinarie di cura e assistenza e che la Regione Lazio dovrà tenerne conto nella programmazione dei Leao.
“Dopo due anni e mezzo di tratatva e il dietrofront degli imprenditori davant ad un accordo fato, con nel mezzo una pandemia planetaria che si è riversata sulle spalle degli operatori sanitari, non siamo più dispost ad atendere oltreo, concludono Cenciarelli, Chierchia e Bernardini. “I lavoratori di sanità privata e Rsa meritano una risposta immediata. Atveremo tute le iniziatve necessarie nei territori e nei post di lavoro. E se non dovesse bastare, siamo pront allo sciopero nazionale del
