“Per la prima volta, viene approvata in Campidoglio una Food Policy che porterà a ridurre gli sprechi alimentari, a una maggior interazione tra chi lavora nel settore, a più diete sostenibili e al sostegno alle fasce più deboli con mense e cucine comunitarie”.
Lo afferma la consigliera comunale di Roma e capogruppo di Europa Verde in Assemblea Capitolina, Simona Ficcardi, firmataria della delibera sulla Food Policy.
“Un intervento del genere, – prosegue, – era necessario. Secondo i dati del Rapporto Waste Watcher 2019, ciascun italiano spreca ogni anno 36 kg di alimenti (trecento tonnellate al giorno solo a Roma) che avrebbe potuto consumare, per un valore complessivo di 12 miliardi di euro, pari allo 0,71% del PIL. Con la delibera approvata tutto questo cambierà. Inoltre, in questo modo, il Comune di Roma tiene fede al ‘Patto di Milano’, l’accordo tra circa 220 città a livello mondiale impegnate a realizzare una politica del cibo nel proprio territorio”.
“La Food Policy avrà un impatto anche sul clima. La filiera alimentare è infatti responsabile del 25% circa delle emissioni di gas climalteranti. Combattendo gli sprechi, questo aspetto si potrà risolvere, insieme anche a una diversa gestione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani. Roma, – conclude Ficcardi, – è tra i più grandi Comuni agricoli d’Europa, con una superficie agricola totale di 57.948 ettari e nel territorio di Roma Capitale sono presenti circa 2.656 aziende agricole, 127 mercati rionali e oltre 55 Gruppi di acquisto Solidale (GAS): con una più attenta politica del cibo, questo sistema funzionerà meglio”.