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Roma – “Anni fa abbiamo fatto un contratto di
produttivita’ che ha aumentato il tempo di guida e quindi rende
minore il numero di autisti di cui abbiamo bisogno. Ma sotto
numero non possiamo mai scendere. Per questo, in ragione dei
pensionamenti, abbiamo fatto un nuovo bando in via telematica che
si chiudera’ il 16 luglio per i primi 100. Ma lasceremo la
graduatoria aperta per capire se ci servira’ qualcosa in piu'”.
produttivita’ che ha aumentato il tempo di guida e quindi rende
minore il numero di autisti di cui abbiamo bisogno. Ma sotto
numero non possiamo mai scendere. Per questo, in ragione dei
pensionamenti, abbiamo fatto un nuovo bando in via telematica che
si chiudera’ il 16 luglio per i primi 100. Ma lasceremo la
graduatoria aperta per capire se ci servira’ qualcosa in piu'”.
NECESSARIO RITORNO VERIFICATORI A BORDO BUS
Nella fase post covid “non abbiamo avuto
problemi ad adottare qualche normativa un po’ piu’ restrittiva.
Quella che ci ha creato piu’ problemi, e spero che la Regione
Lazio possa risolvere, e’ sul blocco dei verificatori a bordo dei
mezzi. Visto che abbiamo fatto tanto sforzo per recuperare
l’evasione tariffaria, speriamo che il piu’ velocemente possibile
ce lo sblocchino”.
“Con il Governo abbiamo avuto un rapporto non come singola
azienda ma come associazione di categoria- ha ricordato- Tutte le
decisioni prese a livello nazionale poi la Regione le ha
declinate tenendo conto della situazione del Lazio. Per questo
siamo stati una delle prime Regioni che ha potuto caricare il
50%, stando poco sopra i limiti governativi. Certo abbiamo capito
quali erano le loro preoccupazioni e abbiamo cercato di
rispondere con quanto noi avevamo gia’ fatto: penso alle
sanificazioni e ai contapersone a bordo. In questo modo le
persone hanno avuto la sensazione che i mezzi fossero piu’
confortevoli anche dal punto di vista sanitario”.
problemi ad adottare qualche normativa un po’ piu’ restrittiva.
Quella che ci ha creato piu’ problemi, e spero che la Regione
Lazio possa risolvere, e’ sul blocco dei verificatori a bordo dei
mezzi. Visto che abbiamo fatto tanto sforzo per recuperare
l’evasione tariffaria, speriamo che il piu’ velocemente possibile
ce lo sblocchino”.
“Con il Governo abbiamo avuto un rapporto non come singola
azienda ma come associazione di categoria- ha ricordato- Tutte le
decisioni prese a livello nazionale poi la Regione le ha
declinate tenendo conto della situazione del Lazio. Per questo
siamo stati una delle prime Regioni che ha potuto caricare il
50%, stando poco sopra i limiti governativi. Certo abbiamo capito
quali erano le loro preoccupazioni e abbiamo cercato di
rispondere con quanto noi avevamo gia’ fatto: penso alle
sanificazioni e ai contapersone a bordo. In questo modo le
persone hanno avuto la sensazione che i mezzi fossero piu’
confortevoli anche dal punto di vista sanitario”.
ORA PUNTIAMO SU IBRIDO E METANO
PRESIDENTE COTRAL: ELETTRICO PER EXTRAURBANO NON PERFORMANTE
“Per la prima volta la Regione Lazio punta
alle unita’ di rete per gestire il sistema del tpl dei Comuni e
sull’integrazione del servizio di tpl con il trasporto privato.
Cotral si sta specializzando sulle grandi direttrici verso la
citta’ e poi ci confronteremo con il ferro, integrando il
trasporto interurbano. Stiamo poi ragionando su ibrido e metano
perche’ riteniamo che l’elettrico sull’extraurbano non sia
performante. Per noi questo significa anche investimenti
infrastrutturali, ma cercheremo di intercettare i finanziamenti
anche per la tutela del nostro ambiente”.
alle unita’ di rete per gestire il sistema del tpl dei Comuni e
sull’integrazione del servizio di tpl con il trasporto privato.
Cotral si sta specializzando sulle grandi direttrici verso la
citta’ e poi ci confronteremo con il ferro, integrando il
trasporto interurbano. Stiamo poi ragionando su ibrido e metano
perche’ riteniamo che l’elettrico sull’extraurbano non sia
performante. Per noi questo significa anche investimenti
infrastrutturali, ma cercheremo di intercettare i finanziamenti
anche per la tutela del nostro ambiente”.
31 MLN UTILI, INVESTIAMO IN TECNOLOGIA E BUS
“Abbiamo 31 milioni nel bilancio 2019,
naturalmente nel 2020 sara’ piu’ difficoltoso per l’emergenza
Covid. Cosa ci faremo? Restituiamo 10 milioni come utili alla
Regione Lazio e altri 20 resteranno in azienda per gli
investimenti, che non saranno solo per nuovi mezzi ma anche per
sistemi tecnologici, nuovi depositi e tutto quanto sta gia’ nel
nostro piano industriale approvato dal socio”.
“Per tutte le aziende di trasporti, e ce ne sono di virtuose,
anche piu’ grandi di noi, come Atm di Milano- ha spiegato
Colaceci- credo sia possibile essere, come minimo, in pareggio di
bilancio, facendo un servizio di qualita’. Ma anche essere in
utile. La strategia vincente e’ questa: ci vuole un socio che fa
la sua parte e nomina un management competente e autonomo, che
dia gli indirizzi ma poi lasci ai manager la responsabilita’
della gestione. E poi che abbia una visione: serve naturalmente
un piano industriale, ma dietro ci deve essere una visione su
come deve essere il trasporto e come si gestisce la cosa
pubblica”.
“In questi anni- ha ricordato Colaceci- abbiamo effettuato un
cambio di flotta imponente, iniziato con una prima gara nel 2017
per 400 mezzi. Da allora non ci siamo piu’ fermati: della prima
gara abbiamo fatto il sesto quinto con risorse interne e l’anno
scorso abbiamo bandito una nuova gara per altri 500 mezzi. I
contratti applicativi sono in corso. Non ci siamo fermati nemmeno
nel periodo post covid perche’ riteniamo che l’azienda debba
investire su se stessa”.
naturalmente nel 2020 sara’ piu’ difficoltoso per l’emergenza
Covid. Cosa ci faremo? Restituiamo 10 milioni come utili alla
Regione Lazio e altri 20 resteranno in azienda per gli
investimenti, che non saranno solo per nuovi mezzi ma anche per
sistemi tecnologici, nuovi depositi e tutto quanto sta gia’ nel
nostro piano industriale approvato dal socio”.
“Per tutte le aziende di trasporti, e ce ne sono di virtuose,
anche piu’ grandi di noi, come Atm di Milano- ha spiegato
Colaceci- credo sia possibile essere, come minimo, in pareggio di
bilancio, facendo un servizio di qualita’. Ma anche essere in
utile. La strategia vincente e’ questa: ci vuole un socio che fa
la sua parte e nomina un management competente e autonomo, che
dia gli indirizzi ma poi lasci ai manager la responsabilita’
della gestione. E poi che abbia una visione: serve naturalmente
un piano industriale, ma dietro ci deve essere una visione su
come deve essere il trasporto e come si gestisce la cosa
pubblica”.
“In questi anni- ha ricordato Colaceci- abbiamo effettuato un
cambio di flotta imponente, iniziato con una prima gara nel 2017
per 400 mezzi. Da allora non ci siamo piu’ fermati: della prima
gara abbiamo fatto il sesto quinto con risorse interne e l’anno
scorso abbiamo bandito una nuova gara per altri 500 mezzi. I
contratti applicativi sono in corso. Non ci siamo fermati nemmeno
nel periodo post covid perche’ riteniamo che l’azienda debba
investire su se stessa”.
SETTORE RIPARTE, IN COTRAL NO CIG MA SERVE CONTRATTO
“Noi abbiamo deciso di non fare cassa
integrazione e non bloccare gli investimenti, pensando che il tpl
non si sarebbe fermato e che ci sarebbe stato un periodo
difficile di rallentamento ma anche di sfida. Ora sta riprendendo
gradualmente e sono convinta che i nostri clienti torneranno da
noi”.
“Ora la nostra priorita’ e’ ottenere il nuovo contratto di
servizio con la Regione Lazio. Abbiamo gia’ fatto la nostra
offerta e aspettiamo la risposta- ha aggiunto Colaceci- I
territori del Lazio sono tutti uguali per noi. Certo, abbiamo
attenzione a quelle zone dove non c’e’ alternativa, ad esempio
perche’ non c’e’ il ferro. Li’ abbiamo portato per primi gli
autobus nuovi. Se una persona parte da un punto molto distante da
Roma, come Sora, Rieti o Subiaco, e non c’e’ la ferrovia, il
comfort di viaggio per questa persona deve essere piu’
significativo”.
“Insistero’ sull’innovazione- ha aggiunto- Io credo che questa
esperienza del Covid per il Paese possa essere un’occasione per
ripensare i tempi di vita. Cotral ci e’ arrivata preparata non
perche’ ci saremmo immaginati il Covid, ma perche’ 6 anni fa
abbiamo pensato che i cittadini dovessero avere il diritto di
viaggiare meglio e di fare un’esperienza di viaggio. Questa cosa
puo’ essere costantemente migliorata, magari attraverso un’app o
altri modi per capire, ad esempio, se un autobus che sta
arrivando e’ pieno o meno e se ne sta arrivando un altro subito
dopo. E dal punto di vista della sanificazione dei mezzi stiamo
studiando dei sistemi che possono diventare permanenti e che
possono permettere un viaggio in un modo piu’ salubre, anche se
uno ha solo un raffreddore. Abbiamo infine lanciato un sondaggio
e la risposta che stiamo avendo e’ che i nostri clienti sono
piuttosto fidelizzati. Abbiamo domandato loro come poter
migliorare l’esperienza di viaggio, chiedendo, ad esempio, se
scambiano e dove, se quello che abbiamo fatto per il Covid e’
stato sufficiente o se c’e’ qualcosa che possiamo fare per
migliorare ancora. A breve avremo i risultati”.
integrazione e non bloccare gli investimenti, pensando che il tpl
non si sarebbe fermato e che ci sarebbe stato un periodo
difficile di rallentamento ma anche di sfida. Ora sta riprendendo
gradualmente e sono convinta che i nostri clienti torneranno da
noi”.
“Ora la nostra priorita’ e’ ottenere il nuovo contratto di
servizio con la Regione Lazio. Abbiamo gia’ fatto la nostra
offerta e aspettiamo la risposta- ha aggiunto Colaceci- I
territori del Lazio sono tutti uguali per noi. Certo, abbiamo
attenzione a quelle zone dove non c’e’ alternativa, ad esempio
perche’ non c’e’ il ferro. Li’ abbiamo portato per primi gli
autobus nuovi. Se una persona parte da un punto molto distante da
Roma, come Sora, Rieti o Subiaco, e non c’e’ la ferrovia, il
comfort di viaggio per questa persona deve essere piu’
significativo”.
“Insistero’ sull’innovazione- ha aggiunto- Io credo che questa
esperienza del Covid per il Paese possa essere un’occasione per
ripensare i tempi di vita. Cotral ci e’ arrivata preparata non
perche’ ci saremmo immaginati il Covid, ma perche’ 6 anni fa
abbiamo pensato che i cittadini dovessero avere il diritto di
viaggiare meglio e di fare un’esperienza di viaggio. Questa cosa
puo’ essere costantemente migliorata, magari attraverso un’app o
altri modi per capire, ad esempio, se un autobus che sta
arrivando e’ pieno o meno e se ne sta arrivando un altro subito
dopo. E dal punto di vista della sanificazione dei mezzi stiamo
studiando dei sistemi che possono diventare permanenti e che
possono permettere un viaggio in un modo piu’ salubre, anche se
uno ha solo un raffreddore. Abbiamo infine lanciato un sondaggio
e la risposta che stiamo avendo e’ che i nostri clienti sono
piuttosto fidelizzati. Abbiamo domandato loro come poter
migliorare l’esperienza di viaggio, chiedendo, ad esempio, se
scambiano e dove, se quello che abbiamo fatto per il Covid e’
stato sufficiente o se c’e’ qualcosa che possiamo fare per
migliorare ancora. A breve avremo i risultati”.
PER SCUOLE LAZIO POSSIBILE RADDOPPIO SERVIZIO
Sul tema delle scuole “abbiamo un tavolo
aperto con la Regione. Personalmente in questa fase sarei ancora
prudente, anche se ci farebbe comodo caricare gli autobus al
100%. Mi auguro che a settembre si possa arrivare almeno a un
carico dei mezzi al 100%, ma solo seduti. Poi ci stiamo
calibrando con i dirigenti scolastici per capire se una minima
differenziazione degli orari di entrata e uscita puo’ farci
svolgere il servizio, anche se su alcuni territori lo dovremo
raddoppiare”.
aperto con la Regione. Personalmente in questa fase sarei ancora
prudente, anche se ci farebbe comodo caricare gli autobus al
100%. Mi auguro che a settembre si possa arrivare almeno a un
carico dei mezzi al 100%, ma solo seduti. Poi ci stiamo
calibrando con i dirigenti scolastici per capire se una minima
differenziazione degli orari di entrata e uscita puo’ farci
svolgere il servizio, anche se su alcuni territori lo dovremo
raddoppiare”.
Cosi’ la presidente del Cotral, Amalia Colaceci, nel corso di una
videointervista con l’agenzia Dire.
videointervista con l’agenzia Dire.