Coldiretti, senza turisti a rischio 5.266 tesori dei borghi

11.08.2004 nella foto :una veduta panoramica di santo stefano di sessanio (aq) ansa/massimiliano schiazza
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“Senza turismo per i blocchi e le limitazioni agli spostamenti imposti dall’emergenza Covid sono a rischio i 5.266 i tesori alimentari tradizionali dei borghi d’Italia custoditi da generazioni dagli agricoltori e salvati per sostenere la rinascita del Paese”. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione del Summit della Coldiretti con il Governo “Recovery ‘Food’, l’Italia riparte dal cibo” organizzato con Filiera Italia a Palazzo Rospigliosi a Roma.

L’organizzazione agricola sottolinea che “l’assenza di turisti stranieri e italiani ha un impatto pesante sulla sopravvivenza di tesori agroalimentari unici al mondo legati alla storia e all’economia dei territori, che sono il simbolo della grande creatività, tradizione, qualità e sicurezza alla base del successo del Made in Italy nel mondo”. Viene segnalato, su dati di Bankitalia, che “il crollo del turismo straniero in Italia ha causato un buco di circa 27 miliardi nelle spese dei viaggiatori dall’estero, che sono crollate del 61% nel 2020 rispetto all’anno precedente, toccando il minimo da almeno venti anni”.

“In pratica – è precisato – sei viaggiatori stranieri su dieci (59%) hanno dovuto rinunciare a venire in Italia nel 2020 per un totale di 57 milioni di turisti bloccati alle frontiere dall’emergenza”. Viene rilevato inoltre che “la mancanza di vacanzieri si trasferisce a valanga sull’insieme dell’economia per il crollo delle spese per alimentazione, alloggio trasporti, divertimenti, shopping e souvenir”. In particolare Coldiretti afferma che il cibo è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri