Con Markiosocial progetti di formazione professionale per l’inclusione lavorativa dei migranti

- Pubblicità -

L’Italia come molte altre nazioni europee si trova ad affrontare sfide demografiche e un mutato scenario lavorativo. L’associazione Markiosocial rappresenta un punto di speranza e innovazione. Nata con l’obiettivo di offrire formazione professionale ai migranti, anche i più giovani, provenienti da ogni angolo del globo, Markiosocial rappresenta un modello virtuoso di integrazione e sviluppo, capace di coniugare solidarietà sociale e crescita economica.

In questo contesto Markiosocial è in grado di offrire percorsi formativi che consentono ai migranti di valorizzare le proprie competenze e acquisire quelle necessarie per inserirsi con successo nel mondo del lavoro italiano. In questo modo, l’attività di Markiosocial ha un impatto positivo sia sulla vita dei singoli individui che sulla collettività.

Grazie ai corsi di formazione offerti da Markiosocial, i migranti acquisiscono maggiore autonomia e fiducia in sé stessi, superando gli ostacoli linguistici e culturali. Inoltre, l’inserimento lavorativo dei migranti contribuisce ad arricchire il tessuto sociale ed economico del territorio, favorendo lo sviluppo di nuove idee e di nuove imprese.

 Casi di successo

Sekou, 24 anni, originario del Mali, e Bright, 17 anni, dalla Nigeria, sono due storie emblematiche di come Markiosocial possa supportare concretamente i migranti nel loro percorso di integrazione. Sekou, arrivato in Italia da un anno e attualmente giardiniere, ha affrontato molte difficoltà legate alla lingua e al riconoscimento del suo titolo di studio. Nonostante queste sfide, ha deciso di investire nella sua formazione, partecipando al corso organizzato da Markiosocialdove ha appreso l’arte di preparare pizza e pane, imparando a gestire diverse farine e a lavorare con il forno. Il suo impegno quotidiano, tra scuola per migliorare l’italiano e il corso di panificazione, riflette la sua determinazione a costruire una vita stabile in Italia, dove sogna di raggiungere una “vita tranquilla” e realizzarsi professionalmente.

Anche Bright, che vive in Italia da un anno, ha affrontato un percorso di apprendimento intenso. Arrivato con il desiderio di costruirsi un futuro migliore, ha cominciato subito a studiare l’italiano, superando rapidamente le difficoltà iniziali. Oltre a frequentare il corso per la terza media per stranieri e un corso di italiano presso Casa Africa, Bright ha partecipato con grande entusiasmo al corso di panificazione e preparazione della pizza di Markiosocial. Grazie a questa esperienza, ha scoperto una vera passione per la ristorazione, acquisendo competenze pratiche che ha subito applicato, completando poi corsi da cameriere e barista. Con un obiettivo chiaro di lavorare in questi settori, Bright sta costruendo passo dopo passo il suo futuro in Italia, con la speranza di integrarsi e vivere una vita serena, continuando a perfezionarsi nel settore gastronomico.

Le storie di Sekou e Bright sono un esempio di come, grazie alla formazione pratica e all’impegno, i migranti possano superare le difficoltà iniziali e costruire una carriera, contribuendo così in modo significativo alla società che li accoglie.

Un futuro inclusivo

In un mondo in cui la diversità è risorsa – spiega Salvatore Adamo, Fondatore di Markiosocial – l’investimento nella formazione dei migranti rappresenta un investimento nel futuro del nostro Paese. In una società sempre più globalizzata, le competenze interculturali e la capacità di adattarsi a contesti diversi sono sempre più richieste. In questo modo, i migranti, con le loro esperienze e le loro prospettive uniche, possono offrire un contributo fondamentale alla crescita e allo sviluppo dell’Italia. Inoltre, le competenze acquisite durante il loro percorso formativo possono essere successivamente applicate anche nei loro Paesi di origine, dove, attraverso progetti imprenditoriali e iniziative locali, potrebbero contribuire attivamente al progresso economico e sociale delle loro comunità”.

Investire nella formazione professionalizzante dei migranti non è solo una questione di inclusione, ma anche di sostenibilità per il futuro del nostro Paese. Abilitando i migranti a entrare nel mercato del lavoro con competenze adeguate, possiamo non solo rispondere alle sfide demografiche e occupazionali, ma anche favorire un’economia più innovativa e diversificata.

I corsi professionalizzanti, infatti, sono uno strumento fondamentale per trasformare le potenzialità individuali in un valore collettivo, rafforzando così il tessuto sociale ed economico. Si tratta, in definitiva, di un passo essenziale per costruire una società in cui ogni persona, indipendentemente dalla sua origine, possa contribuire al progresso comune, creando un futuro più equo e prospero per tutti.