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“Sull’utilizzo dell’Ossigeno ozono terapia come eventuale cura contro il Covid-19 ci sono diversi studi, come quello condotto dal dottor Franzini della SIOOT e dal Policlinico Umberto I. Ma attendiamo i risultati definitivi, perche’ come per ogni pratica medica servono evidenze scientifiche a supporto nell’interesse dei pazienti ma anche della terapia stessa. All’Ordine dei Medici abbiamo istituito una Commissione ad hoc, proprio per fare luce sull’efficacia dell’ozono”. Cosi’ all’agenzia Dire il coordinatore della Commissione sull’Ossigeno ozono terapia interdisciplinare dell’Ordine dei Medici di Roma, Foad Aodi.
“A livello internazionale numerosi Paesi utilizzano l’ossigeno ozono terapia come pratica medica contro il Covid-19- fa sapere Aodi, che e’ anche presidente dell’Associazione dei Medici di origine straniera in Italia – Ma sono fondamentali i primi cinque giorni, la terapia va fatta subito, prima che i sintomi del virus (febbre, perdita di gusto e olfatto, mal di gola) diventino importanti. Non e’ neppure necessario attendere il tampone, visto che purtroppo spesso ritarda. Da quello che mi riferiscono i colleghi i risultati sono molto incoraggianti“. Secondo Aodi, non bisogna avere “pregiudizi o chiusure nei confronti dei ‘nuovi’ trattamenti”, compreso l’ossigeno ozono terapia, ma anche la terapia con il plasma “che moltissimi Paesi arabi stanno
utilizzando con risultati davvero positivi”. Ogni terapia, tiene
pero’ a sottolineare, va utilizzata “facendo una valutazione caso
per caso“, anche se l’obiettivo principale deve essere quello di
“ospedalizzare il meno possibile, puntando a terapie a domicilio-
aggiunge Aodi- come abbiamo dimostrato nella ricerca condotta
insieme all’Unione medica Euro Mediterranea (UMEME) che ha
coinvolto 72 Paesi”.
“A livello internazionale numerosi Paesi utilizzano l’ossigeno ozono terapia come pratica medica contro il Covid-19- fa sapere Aodi, che e’ anche presidente dell’Associazione dei Medici di origine straniera in Italia – Ma sono fondamentali i primi cinque giorni, la terapia va fatta subito, prima che i sintomi del virus (febbre, perdita di gusto e olfatto, mal di gola) diventino importanti. Non e’ neppure necessario attendere il tampone, visto che purtroppo spesso ritarda. Da quello che mi riferiscono i colleghi i risultati sono molto incoraggianti“. Secondo Aodi, non bisogna avere “pregiudizi o chiusure nei confronti dei ‘nuovi’ trattamenti”, compreso l’ossigeno ozono terapia, ma anche la terapia con il plasma “che moltissimi Paesi arabi stanno
utilizzando con risultati davvero positivi”. Ogni terapia, tiene
pero’ a sottolineare, va utilizzata “facendo una valutazione caso
per caso“, anche se l’obiettivo principale deve essere quello di
“ospedalizzare il meno possibile, puntando a terapie a domicilio-
aggiunge Aodi- come abbiamo dimostrato nella ricerca condotta
insieme all’Unione medica Euro Mediterranea (UMEME) che ha
coinvolto 72 Paesi”.
Il ministero della Salute, intanto, sul suo sito ha inserito tra le fake news il fatto che l’ozono svolga una funzione di disinfezione perche’ sterilizza aria e ambienti. “Non ci sono evidenze che l’ozono svolga una funzione sterilizzante nei confronti del nuovo Coronavirus – si legge sul sito – e che conseguentemente metta al riparo dal contrarre l’infezione”.
Come commenta? “Nessuno ovviamente vuole sanificare gli
ambienti con l’ozono – risponde Aodi all’agenzia Dire – prima si deve disinfettare con l’ozono, poi fare una sanificazione. Il limite dell’ozono e’ che non puo’ essere utilizzato in presenza di persone perche’ puo’ essere tossico una volta inalato. In ogni caso su questo tema serve un chiarimento, per evitare disinfezioni ‘fai da te’ che potrebbero essere pericolose. Il ministero ha parlato di fake news, ma istituzioni di altri Paesi non dicono la stessa cosa. Noi siamo medici e siamo per la chiarezza, per le evidenze scientifiche e per la tutela della
salute, che passa certamente per il distanziamento sociale ma
anche per la sanificazione degli ambienti. Se ci sono dei dubbi –
conclude infine il coordinatore della Commissione sull’Ossigeno
ozono terapia interdisciplinare dell’Omceo Roma – e’ necessario
che il ministero della Salute e l’Istituto superiore di Sanita’ li chiariscano per l’interesse di tutti e a favore del diritto alla salute”.
Come commenta? “Nessuno ovviamente vuole sanificare gli
ambienti con l’ozono – risponde Aodi all’agenzia Dire – prima si deve disinfettare con l’ozono, poi fare una sanificazione. Il limite dell’ozono e’ che non puo’ essere utilizzato in presenza di persone perche’ puo’ essere tossico una volta inalato. In ogni caso su questo tema serve un chiarimento, per evitare disinfezioni ‘fai da te’ che potrebbero essere pericolose. Il ministero ha parlato di fake news, ma istituzioni di altri Paesi non dicono la stessa cosa. Noi siamo medici e siamo per la chiarezza, per le evidenze scientifiche e per la tutela della
salute, che passa certamente per il distanziamento sociale ma
anche per la sanificazione degli ambienti. Se ci sono dei dubbi –
conclude infine il coordinatore della Commissione sull’Ossigeno
ozono terapia interdisciplinare dell’Omceo Roma – e’ necessario
che il ministero della Salute e l’Istituto superiore di Sanita’ li chiariscano per l’interesse di tutti e a favore del diritto alla salute”.