Calano ancora, per il decimo giorno consecutivo, i ricoveri in terapia intensiva (IL PUNTO QUOTIDIANO). Sono 3.260 i pazienti nei reparti, 83 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.143 sono in Lombardia, 33 in meno rispetto a ieri. Dei 103.616 malati complessivi, 28.023 sono ricoverati con sintomi, 176 in più rispetto a ieri, e 72.333 sono quelli in isolamento domiciliare. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile. Sono complessivamente 103.616 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento di 1.363 rispetto a ieri, quando l’incremento era stato di 1.984. Sono 35.435 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.224 più di ieri. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.677. Sono 20.465 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 566. Ieri l’aumento era stato di 431. “Siamo ancora in fase uno – precisa Giovanni Rezza dell’Istituto superiore di sanità – non c’è dubbio. Segnali positivi ci sono ma il numero dei morti è ancora elevato perché è da attribuire a contagi precedenti. I numeri diminuiscono lentamente perché si riferiscono ai contagi”. “Al momento – spiega poi il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli – qualsiasi ipotesi di riapertura è prematura“.
In Lombardia le persone positive al coronavirus sono 60314 con un aumento di 1262. Ieri c’era stato un aumento di 1.460 casi ma oggi sono stati processati circa 4000 tamponi in meno. I decessi sono 10.901, con un aumento di 280 mentre ieri era stato di 110. I ricoveri sono arrivati a 12028, con un aumento di 58, mentre i ricoverati in terapia intensiva sono 1143, con un calo di 33. Sono i dati “non molto soddisfacenti” resi noti dall’assessore regionale al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.
Intanto il sottosegretario del Mibact, Lorenza Bonaccorsi, ha detto che “Andremo al mare questa estate. Stiamo lavoriamo per far sì che possa essere così. Ci stiamo lavorando – ha spiegato – dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, che contemplano l’ipotesi di un distanziamento“. Bonaccorsi ha quindi spiegato che sono allo studio misure per consentire lo sviluppo di un “turismo di prossimità” che favorisca i borghi rispetto alle aree più affollate. Il sottosegretario ha parlato anche di una “fase tre”, sulla quale “cominciamo però da subito a lavorare”, per il “riposizionamento strategico dal punto di vista del marketing e della comunicazione del nostro paese, che è sempre ai primi posti per il binomio gastronomia e cultura”.
L’ORDINANZA DEL VENETO – Il governatore del Veneto toglie alcuni obblighi come il limite dei 200 metri per l’attività motoria, che può essere svolta solo “in prossimità dell’abitazione” e sempre singolarmente. Sono alcune delle misure anti-contagio previste nella nuova ordinanza della Regione Veneto, illustrata oggi dal governatore Zaia. Chi presenta una temperatura sopra i 37,5 gradi non potrà uscire di casa. Obbligo dell’uso di mascherina, guanti e gel igienizzante per uscire di casa. I pic-nic e le grigliate all’aperto nelle festività del 25 aprile e 1 maggio saranno consentite in Veneto solo “nel giardino di casa” e per il singolo nucleo familiare; nessun barbeque all’aperto o con gli amici. Lo ha chiarito il governatore Luca Zaia, illustrando le misure della nuova ordinanza regionale anti-contagio. Il provvedimento conferma inoltre le restrizioni precedenti per supermercati ed esercizi non essenziali, che restano quindi chiusi la domenica e nei giorni festivi.
L’ORDINANZA DEL LAZIO – Riapertura delle librerie dal 20 aprile, per garantire le misure di sicurezza necessarie; chiusura delle attività commerciali il 25 aprile e il primo maggio; proroga fino al 3 maggio dell’attuale disciplina oraria dei negozi. Questi i punti salienti dell’ordinanza emanata oggi dalla Regione Lazio. “Con l’ordinanza regionale – spiega l’assessore alle attività produttive Paolo Orneli – viene stabilito anzitutto che le librerie, la cui attività è stata di nuovo autorizzata dal Dpcm del 10 aprile scorso, potranno riaprire a partire da lunedì 20 aprile. Questo per dare il tempo agli esercenti di poter organizzare le misure di sicurezza previste dall’Allegato 5 del decreto, come ad esempio trovare soluzioni per garantire il distanziamento minimo tra le persone nell’accesso e nell’uscita dai locali e durante la loro permanenza, reperire dei guanti monouso da distribuire all’ingresso e favorire l’igienizzazione dei locali. Vogliamo che le librerie riaprano, ma questo deve avvenire nella sicurezza assoluta di lavoratori e clienti”. “Oltre a questa disposizione sulle librerie – continua Orneli – l’ordinanza di oggi prevede anche la proroga fino al 3 maggio della disciplina oraria dei negozi stabilita il 17 marzo scorso, ossia dalle 8.30 alle 19.00 nei giorni feriali e dalle 8.30 alle 15.00 la domenica, per tutte le attività autorizzate a rimanere aperte (ricordo che dall’obbligo di rispettare questi orari sono esentati, come fino a oggi: farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccai e aree di servizio). Infine – conclude l’assessore – analogamente a quanto fatto per i giorni di Pasqua e Pasquetta, è stata disposta la chiusura degli esercizi commerciali, esclusi solo i centri agroalimentari all’ingrosso, per il 25 aprile e il 1 maggio”. Nel Lazio oggi 123 casi, trend in frenata al 2,5%. Guarito ilpoliziotto,uno dei primi casi. Domani stop a tre zone rosse: Fondi, Contigliano e Nerola
“È un giorno di Pasquetta che ricorderemo a lungo e che ci farà apprezzare di più tutti quelli che verranno in futuro. Dobbiamo essere consapevoli che i sacrifici che stiamo facendo hanno salvato la vita a tantissime persone e permesso al nostro Servizio Sanitario Nazionale di prendersi cura di chi è malato. Forza!”. Lo afferma su Fb il ministro della Salute, Roberto Speranza.
TASK FORCE CUBANA A TORINO – E’ atterrato all’aeroporto di Torino il Boeing 767 della Blue Panorama Airlines con a bordo 38 medici e infermieri della Brigada Henry Reeve, che il ministero della Salute di Cuba ha destinato al Piemonte per l’emergenza coronavirus. Verranno impiegati presso la nuova area sanitaria temporanea delle Ogr di Torino, il cui allestimento è in fase di ultimazione. Il volo è stato organizzato in collaborazione con la Regione Piemonte, con il sostegno della fondazione Specchio dei tempi onlus e Lavazza. A bordo epidemiologi, anestesisti, rianimatori, medici di medicina generale e infermieri specializzati in terapia intensiva. Personale di estrema competenza, appartenente alla stessa ‘Brigada’ già operante in Lombardia e specializzata in interventi di emergenza. Ad attendere i medici c’era anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino. “Uno straordinario gesto di generosità, a cui va il nostro più sentito grazie”, commenta la prima cittadina su Twitter, che ha applaudito i sanitari cubani mentre scendevano dal Boeing di Blue Panorama.
Diminuiscono i malati in terapia intensiva e pure le vittime – E per entrambi la curva è in discesa da giorni. In particolare, per il nono giorno consecutivo calano i pazienti in rianimazione: sono 38 in meno rispetto a ieri, in tutto 3.343 di cui 1.176 in Lombardia. I morti si sono ‘fermati’ a 431 in più, un numero ancora alto ma che non si registrava dal 19 marzo. Con il segno meno anche i ricoveri: 27.847 quelli con sintomi, 297 in meno rispetto al giorno precedente. Tre dati che, sommati, fanno dire agli esperti che “il trend è ormai affidabile”. E’ Luca Richeldi, del Comitato tecnico-scientifico, a dirlo chiaramente durante la conferenza stampa quotidiana della Protezione civile. Segno che “le misure adottate e prorogate stanno avendo un impatto su questo virus”. Hanno quindi un ritmo continuo ma più lento i contagi da Covid-19. Del resto i malati continuano a essere tanti: 102.253 cioè 1.984 più di ieri e i casi totali hanno toccato quota 156.363. Nel frattempo crescono anche i guariti: +1.677 per un totale di 34.211. Insomma, il lockdown paga.
“Personalmente – ha affermato il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli – penso che si possa fare una riflessione per posporre la riapertura delle scuole al prossimo anno. Ma la decisione . ha precisato – spetta al governo”