Roma – “I Comuni sono sicuramente prima linea per quanto riguarda la gestione dell’emergenza coronavirus, sono gli enti piu’ vicini ai cittadini e per tale ragione le misure di contenimento che sono adottate sia dallo Stato che dalle Regioni impattano sui cittadini e hanno riflessi inevitabili sulle amministrazioni locali, che devono cercare di mantenere le proprie attivita’ per poter dare risposta alle persone”. A dichiararlo e’ Amedeo Scarsella, vicesegretario nazionale vicario dell’UNSCP, l’Unione nazionale dei segretari comunali e provinciali, in una videointervista con l’agenzia Dire sui riflessi dell’emergenza coronavirus sugli enti locali e sulla figura dei Segretari comunali.
In questo momento i Comuni sono l’asse portante degli interventi del Governo e delle Regioni per fronteggiare l’emergenza coronavirus, come stanno rispondendo le amministrazioni locali? “La crisi sta creando grossi problemi anche di natura sociale, per tale ragione le amministrazioni devono necessariamente svolgere le loro attivita’ con maggiore intensita’ e con maggiore attenzione di quanto avvenga normalmente – ha spiegato Scarsella – Hanno dovuto principalmente ripensare il loro modo di agire in quanto per espressa previsione normativa, al fine di evitare spostamenti sia dei lavoratori che dei cittadini, si e’ previsto che le amministrazioni svolgessero le loro attivita’ in forma agile”.
Com’e’ cambiato il ruolo del Segretario comunale in questo periodo di emergenza sanitaria generalizzata? “Le amministrazioni e i Segretari, nella loro funzione di dirigenti apicali delle amministrazioni, hanno dovuto riorganizzare l’attivita’ dell’ente cercando di raggiungere due obiettivi: da una parte quello di evitare che i cittadini si spostassero e dall’altra quello di poter offrire in questo momento cosi’ delicato servizi di qualita’ ai cittadini”, ha sottolineato il vicesegretario nazionale vicario dell’Unione.
I buoni spesa finanziati dal Governo sono stati annunciati e rapidamente demandati ai Comuni. Il meccanismo sta funzionando? “Proprio il carattere di ente piu’ vicino ai cittadini ha fatto in modo che il Governo individuasse nei Comuni gli enti tenuti a provvedere a un’esigenza impellente e urgente, quella di risolvere i problemi di alcuni cittadini che hanno difficolta’ anche di natura economica connesse con l’emergenza in atto. Per tale ragione – ha aggiunto l’esponente dell’UNSCP – i buoni spesa di solidarieta’ alimentare sono stati gestiti dalle amministrazioni locali, che hanno dimostrato e che stanno dimostrando tuttora grande prontezza e grande abilita’ nell’affrontare questa problematica nuova ma a cui si e’ risposto con grande tempestivita’”.
Come si evolvera’ la figura del Segretario comunale quando si uscira’ da questa emergenza? Tornera’ tutto come prima o questa esperienza lascera’ il segno? “Penso che dopo questa esperienza tutte le professioni, tutte le attivita’ avranno una modifica e questo ovviamente riguardera’ anche le attivita’ dei Segretari comunali. In questo periodo si stanno sperimentando nuove forme di attivita’, come le sedute di Giunta e Consiglio in videoconferenza per evitare gli spostamenti dei cittadini. Sono convinto che queste modifiche dettate dall’emergenza stanno accelerando un processo di innovazione tecnologica nello svolgimento delle attivita’ all’interno degli enti locali che riguarda tutti, anche i Segretari comunali. Queste novita’- ha concluso Scarsella – rimarranno patrimonio sia delle amministrazioni locali che dei Segretari comunali”.
CORONAVIRUS. UNSCP: SEGRETARI COMUNALI IN PRIMA LINEA PER GARANTIRE SERVIZI SCARSELLA: EMERGENZA CI CAMBIERÀ, NOVITÀ OGGI SARANNO PATRIMONIO FUTURO
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