Cosa racconta Margot. Esclusiva con Ilenia Ferruggio

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Oggi siamo in compagnia della modella, ballerina e attrice Ilenia Ferruggio. Donna estremamente versatile che attraverso il suo nuovo progetto vuole promuovere un messaggio profondo rigurardante la vera vittoria della femminilità, che secondo lei si ottiene quando il mondo interiore “ruba” l’attenzione alla bellezza esteriore. Incuriositi da quello che ha accennato a Radio Kaos nei giorni scorsi. nel programma “La Bussola” condotto da Claudio Esposito e Antonio Miale, l’abbiamo raggiunta per scambiare due chiacchiere in esclusiva. “Il coraggio di essere se stesse è ciò che rende una donna davvero potente” ha dichiarato Ilenia che ha scelto di concludere il progetto con il tango, affiancata e guidata da un volto noto della cultura tanguera.

Ilenia, perchè la scelta del nome Margot e cosa racconta?

“Margot e’ una donna che è stata abituata ad identificarsi sempre con quella bellezza esteriore che alimentava il piacere di chi la guardava, con quello che gli altri desideravano vedere in lei ma ad un certo punto, trova la forza di guardare ai suoi bisogni, alla sua vera identità, al suo io più interiore. Comprende di non appartenere agli schemi ed alle richieste che la società in qualche modo impone e che molto spesso penalizzano il prezioso mondo delle emozioni. Si affaccia alla sua rinascita. Quella rinascita che la porterà ad abbandonare l’idea di essere quello che sempre gli altri hanno voluto vedere in lei ed in quel risveglio ritrova tutta la sua forza. Una bellezza che non tralascia la sensualità, l’erotismo, il fascino del corpo, ma che al contempo, si spoglia degli eccessi e si riveste di quel tessuto emotivo che la distingue, fatto di sguardi, di respiri, di contatto. Una femminilità che cerca di ridimensionare l’impatto visivo a favore di un maggiore approccio percettivo, in una società che tende a guardare sempre più alle persone come immagini e meno come storie vive da esplorare. Margot attraversa una sorta di inferno, purgatorio e paradiso in un viaggio tra passionalità, erotismo, determinazione, coraggio, eleganza e luce. In questo viaggio di consapevolezza, abbraccia la sua nuova identità”.

Cosa ha rappresentato l’incontro con il tango?

“L’incontro con il tango e’ stato una piacevole scoperta. Margot nel voler proporre una bellezza più interiorizzata riscopre le sue passioni, l’abbraccio, l’armonia dei corpi, una femminilità che stabilisce il suo potere nella connessione con se stessa e con l’altro. Il fascino dei respiri, degli sguardi, di una intesa più profonda che si libera da ogni sorta di superficialità e che fonda le sue radici nell’ascolto e nella percezione”.

Cosa pensi dell’amore e dell’amor proprio?

“Ritengo che nella vita ci siamo tre forme d’amore. Quello giovanile, delle farfalle nello stomaco, un amore idilliaco, esteriore, che cerca conferme. Il secondo, quello di pancia, passionale di amore e odio, quello delle litigate furibonde e delle tregue inaspettate, quello che non sai ancora quanto sei più tu e quanto sei quello che l’altro o la società ti richiedono. E poi c’è l’ultimo, quello maturo, stabile, quello che ti permette di essere quello che sei, senza rinunce, senza pregiudizi, quello che non ti richiede sconti, non toglie, aggiunge, è. Quando raggiungi il terzo, sei approdato all’amore proprio”.


Ph. Beniamino Finocchiaro