Si è svolto a Roma l’evento “Cybersecurity: la formazione come leva della crescita del Paese”.
Si è svolto nella sala della Protomoteca in Campidoglio con il patrocinio di Roma Capitale, l’evento organizzato da Cyber Security Italy Foundation, dedicato alla cybersicurezza. I lavori sono stati aperti dal fondatore e presidente della Fondazione Marco Gabriele Proietti. La formazione in questo tema può essere una leva di crescita del Paese. “Il tema centrale e universale per il nostro Paese è la formazione”. Così Angelo Tofalo, direttore del comitato tecnico scientifico della Cyber security Italy Foundation, organizzatore dell’evento “Cybersecurity: la formazione come leva della crescita del Paese”. “Se non riusciremo a implementarla ed essere aggiornati sulla formazione continua sulla cybersecurity, non saremo in grado di affrontare le nuove sfide, proteggere le nostre infrastrutture critiche e creare una classe dirigente capace di lanciare l’Italia verso le sfide future”, ha concluso Tofalo.
FRASSINETTI: CULTURA ITALIA ANCORA LABILE, SI INIZI DA SCUOLA
“Stiamo cercando di iniziare già dalla scuola dell’infanzia a introdurre questa tematica importante ma sconosciuta della cybersicurezza. Lo facciamo dalle scuole primarie e fino alle scuole superiori, ma soprattutto pensiamo ci voglia una nuova idea di università con l’istituzione di corsi specializzati, perché questa può essere un’opportunità lavorativa”. Lo ha detto la sottosegretaria all’Istruzione, Paola Frassinetti, a margine dell’evento
“Ci sono poi gli istituti tecnici superiori, cioè gli Its Academy, che su questo hanno indirizzi specializzati e stanno portando avanti corsi sulla cybersicurezza- ha aggiunto Frassinetti- In questo modo si crea una classe dirigente responsabile sul digitale e capace di sventare attacchi che possono avvenire sul web”.
Tra un anno e mezzo Roma ospiterà il Giubileo, l’evento più importante su scala planetaria, che certamente attirerà tentativi di cyber attacchi: “Il governo ne è consapevole, abbiamo una struttura che si occupa solo di questo e sono sicura che tutto andrà per il meglio- ha concluso Frassinetti- ma ribadisco l’importanza che siano i giovani ad avere contezza di una cultura della cybersicurezza ancora troppo labile nel nostro Paese”.
COLUCCI (INTERGRUPPO PARLAMENTO): ENTRO ANNO SARÀ DEPOSITATA PROPOSTA LEGGE
“Entro l’anno ci saranno tutte le condizioni per depositare la proposta“. Alessandro Colucci, deputato di Noi con l’Italia e coordinatore dell’intergruppo Parlamentare sulla Cybersicurezza ha spiegato la tempistica della proposta di legge, cui stanno lavorando le due Camere. “Uno dei componenti dell’intergruppo paralmentare ha delle proposte di legge. Le vogliamo affrontare dopo le audizioni più importanti col governo e col mondo delle imprese e della società civile- ha aggiunto Colucci- Solo in questo modo possiamo leggere i contenuti, alla luce di una maggiore competenza che questi mondi possono fornirci”. Secondo Colucci “abbiamo bisogno che si prenda coscienza di quanto sia importante la sicurezza informatica e tecnologica in Italia e attraverso il lavoro dell’intergruppo, con senatori e deputati di forze politiche di maggioranza e opposizioni, c’è la possibilità di fare una legge condivisa che abbia come obiettivo un Paese adeguato ai rischi informatici, ai cyberattacchi e abbia coscienza dell’importanza della sicurezza informatica. Quindi, cultura, formazione per i giovani, lotta al cyberbullismo, consapevolezza dei pericoli, ma anche delle straordinarie opportunità- ha concluso Colucci- visto che abbiamo competenze importanti in Italia e una produzione significativa di supporti informatici e tecnologici”.
AGENZIA: OK FORMAZIONE A LUNGO TERMINE MA AFFRONTARE PROBLEMI ATTUALI
“Il problema è complesso, l’esigenza di formazione va in tante direzioni e qualcuno potrebbe dire che serve un approccio a lungo termine partendo dai giovani attraverso la scuola e l’università. Questo è vero e l’Agenzia si sta impegnando in questa direzione, ma al tempo stesso i problemi ci sono oggi e vanno affrontati”. Lo ha detto Paolo Atzeni, direttore per lo Sviluppo di capacità e competenze dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale.
“Tutte le iniziative dell’Agenzia devono fare riferimento a interventi a breve sugli studenti attuali, chi è nel mercato del lavoro e nella pubblica amministrazione rivolgendosi sia agli specialisti sia a dirigenti, funzionari e responsabili di attività. Anche loro hanno bisogno di formazione- ha aggiunto Atzeni- Specialisti e non specialisti devono potere dialogare e questo si costruisce anche a partire dalla scuola. È necessario promuovere la Cybersicurezza e l’informatica in generale fin dalla scuola in modo che nella cultura dei cittadini attuali e futuri non ci sia separazione fra aspetti umanistici e tecnologici, ma un insieme che contribuisce alla crescita della persona”.
DIOMEDE (ROMA CAPITALE): AFFINIAMO STRATEGIA, PRONTI PER GIUBILEO
“Stiamo rifinendo la prima strategia di Cybersicurezza di Roma Capitale, con la distribuzione, la mappatura di ruoli e responsabilità e la rivisitazione dei processi in modo che siano conosciuti da tutti gli attori dell’ente: dai decisori politici, ai dipendenti, a tutte le strutture organizzative”. Lo ha detto Nicla Ivana Diomede, direttrice del dipartimento di Cybersicurezza e Sicurezza urbana di Roma Capitale.
“Un’altra attività che stiamo portando avanti è la diffusione della cultura del rischio verso tutti i dipendenti, con esercitazioni mirate e modalità di apprendimento accattivanti- ha spiegato- Poi stiamo potenziando la capacità di rilevamento e risposta a possibili minacce informatiche. In questo senso ci stiamo dotando di tecnologie particolarmente evolute che possano aiutarci a semplificare e ad automatizzare la gestione della cybersicurezza”.
Inoltre “stiamo anche lavorando al potenziamento della nostra capacità di prevenzione agli attacchi e alla sicurezza informatica nella città attraverso un bando che prevede il potenziamento delle infrastrutture per la videosorveglianza e la creazione di una sala a supporto della Polizia Locale e la Protezione Civile per la gestione di tutti gli eventi di ‘sicurezza fisica’ in città- ha continuato Diomede- Un modo per dare garanzia ai cittadini di un’infrastruttura di sicurezza fisica e che questa sia resiliente a possibili attacchi che potrebbero verificarsi”.
Roma sarà pronta per il Giubileo ad essere resiliente sulla cybersicurezza? “Questo è il nostro impegno e per questo stiamo lavorando per riuscire ad arrivare preparati e innalzare la nostra postura. La gara cui facevo riferimento ha l’obiettivo di mettere in sicurezza tutta la sensoristica, le telecamere e gli oggetti diffusi e distribuiti in città, con l’idea di avere piattaforme che aiutino l’amministrazione a governare la città- ha risposto Diomede- Tutto questo non può che essere accompagnato dalla cybersecurity e infatti una parte importantissima degli investimenti è dedicata a questa, con la creazione e il rafforzamento di un centro specializzato per fare fronte alle minacce informatiche, costituito da personale di Roma Capitale iperspecializzato anche sulle tecnologie IoT che pervaderanno la nostra città”.
Insomma “stiamo correndo per essere pronti ad affrontare la sfida del Giubileo, ma non solo quella. Abbiamo vinto dei progetti di finanziamento Pnrr e l’obiettivo è arrivare già l’anno prossimo a un livello elevato di protezione- ha concluso Diomede- Roma già oggi dispone di una serie di sistemi di protezione, noi vogliamo fare un salto e diventare un riferimento da questo punto di vista anche per altre grandi città”.