Da Monnot a restauro Cananea, Palazzo Barberini non “chiude”

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La mostra “Plasmare l’idea.
Pierre-Étienne Monnot, Carlo Maratti e il monumento Odescalchi”, che avrebbe dovuto aprire a novembre per festeggiare l’acquisto, proprio pochi mesi fa, da parte dello Stato italiano dalla famiglia Odescalchi di quel primo grande modello in legno dipinto e terracotta dorata per il futuro monumento funebre a Papa Innocenzo XI. E poi “La Cananea restaurata. Nuove scoperte su Mattia e Gregorio Preti”, focus espositivo incentrato sulla grande tela del “Cristo e la Cananea” di Mattia Preti e sui segreti svelati dal restauro.
E’ così che le Gallerie Nazionali di Arte Antica a Palazzo Barberini e Galleria Corsini non chiudono. Anzi, in attesa di tornare ad accogliere il pubblico in presenza, moltiplicano gli appuntamenti online (sul sito e sui canali social), a partire proprio dalle due mostre al momento “sospese”, che però trovano nuove vie di racconto tra anteprime e curiosità sul web, in attesa delle decisioni per la scadenza del Dpcm prevista il 3 dicembre.
Non si ferma ogni sabato, come da tre anni, la rubrica #lacollezione, dedicata alla descrizione dei capolavori esposti nelle sale di Palazzo Barberini e Galleria Corsini. Una collezione di storie, sempre a disposizione, che finora ha “collezionato” oltre 150 capolavori.
Ha invece appena debuttato #AnimaliFantastici, nuovo appuntamento per scoprire il significato dei numerosi animali presenti nelle opere delle Gallerie. Mentre il mercoledì è tutto per #SeicentoaBarberini, dove scoprire le nuove sale dedicate all’allestimento del Seicento a Palazzo Barberini. (ANSA).