Da Un Posto al Sole a Rugantino: “sono innamorato della TV ma il mio primo amore è il teatro”. Esclusiva a Matteo Montalto.

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Lo stiamo conoscendo in questi giorni nei panni di Mauro Cardone, nuovo personaggio nella stagione attuale della soap opera UN POSTO AL SOLE. L’attore Matteo Montalto si divide tra teatro e tv ma quando non è sul palcoscenico o sui set, coltiva un altro interesse, la radio. Chi lo ha ascoltato dice che sembra nato per fare lo speaker eppure i suoi grandi amori professionali sono solo teatro e televisione.
 

Formazione e passione. Come e quando hai scoperto la tua passione per la recitazione? C’è stato un momento in cui hai capito che essere attore sarebbe stato il tuo mestiere per la vita?

La mia prima volta su un palco è stata nel piccolo teatro della mia parrocchia, ma di certo non pensavo che quello sarebbe diventato il mio lavoro. Poi ho lavorato per qualche hanno nei villaggi turistici e sono arrivati i primi spettacoli in teatro. Li’ ho cominciato a vedere questa forte passione sotto un altro aspetto che pian piano con impegno e sacrificio si è tramutata nel mio lavoro.

Da Radio Montecarlo a SLN. Una nuova collaborazione appena cominciata. Quando hai iniziato il tuo “viaggio” in veste di Speaker?

Devo l’approccio a questo meraviglioso mondo che è la radio soprattutto a Marco Baldini con il quale ho avuto modo di lavorare, oltre che in parecchi live, prima come ospite fisso insieme al Trio d’Italia nella trasmissione Baldini a 90 su TMW RADIO e poi nella bellissima esperienza durata due stagioni del programma ‘Teste di Calcio’ in onda su Radio Montecarlo Sport, dove oltre alla conduzione del programma ne ero anche co-autore dei testi e delle parodie musicali che ho cantato in diretta tutti i giorni.

Innamorato della Tv. Che sensazione hai provato nel vederti sullo schermo di Un posto al sole, una delle storiche soap opera più seguite a livello nazionale? Ci racconti quest’avventura?

Ovviamente non è la prima volta che mi rivedo in tv, ma entrare a far parte della meravigliosa famiglia della soap più longeva d’Italia è davvero una grande emozione. E’ un format che è in onda da piu’ di vent’anni e questo grazie alla grande professionalità degli attori e di tutto lo staff che quasi 365 giorni all’anno lavora affinché queste storie continuino ad appassionare milioni di Italiani. Il mio personaggio, Mauro Cardone è l’assistente del ricco Sebastiano Rosato che però, come abbiamo visto nelle ultime puntate, muore prematuramente e questo scatena conseguenze inaspettate tra i personaggi che ruotano intorno a lui. Continuate a seguirci perché ne vedrete delle belle.

C’era nei piani tornare al Teatro Sistina con “Rugantino” domani, il 12 marzo. Adesso, in virtù dei noti fatti che stanno “fermando” l’Italia per un pò, lo spettacolo non andrà in scena. Cosa rappresentava per te collaborare in un lavoro così apprezzato dal pubblico accanto a grandi nomi come Serena Autieri e Michele La Ginestra? Qual’è la cosa che ti piaceva e ami di più di questo spettacolo?

Questa per me sarebbe stata la seconda edizione di Rugantino dopo quella dello scorso anno che vedeva come  protagonista E. Montesano a 40 anni dalla sua prima edizione. Per me Rugantino rappresenta un sogno che diventa realtà. Cantare le meravigliose melodie del maestro A. Trovajoli, che sono famose in tutto il mondo e vestire i panni che prima di me hanno indossato grandi artisti come L. Fiorini e A. Donati, è un grande privilegio. Rugantino è un’esempio di made in Italy che tutto il mondo ci invidia e che il tempo non sembra aver usurato.Un cast eccezionale dai protagonisti quali S. Autieri, M. La Ginestra, A. Fassari, E. Angiolillo e tanti altri grandissimi professionisti, i costumi e le scenografie che dal 1962 incantano il pubblico,danno vita ad uno dei capolavori del teatro musicale italiano del quale sono fiero di fare parte.
Purtroppo vista la situazione attuale che stiamo vivendo, appunto, Rugantino non andrà in scena, ma speriamo presto di poter ritornare a sorridere e ad emozionarci perché come dice il nostro protagonista…’noi romani semi tutti Rugantini…’