Dal 26 aprile tornano le zone gialle “rafforzate” e l’apertura di tutte le attività di ristorazione, sport e spettacolo nelle aree a basso contagio, all’aperto. Riapertura in presenza per le università e per tutte le scuole, anche le superiori, tornano anche gli spostamenti interregionali, sempre con le dovute misure di contenimento.
“Era ora -commenta il Sindacato Confintesa-Ugs- che avesse termine questo demenziale “lockdown” a oltranza! Proposto maniacalmente da chi ha lo stipendio fisso, magari a 20.000 euro al mese come accade in sede politica, e a prescindere dalle evidenze scientifiche. Infatti inutile se, come ormai, il coronavirus e’ endemico con milioni di portatori sani e per di piu’ accoppiato alla criminale scelta delle mancate terapie domiciliari: “vigile attesa e paracetamolo”! Dimenticandosi poi dei milioni di interventi chirurgici (ad esempio in campo oncologico) rimandati sine die, dell’esplosione delle patologie psichiatriche anche nei bambini e adolescenti, delle ricerche scientifiche Usa che ci dimostrano come il comportamento responsabile sia la strada maestra (https://www.diariodelweb.it/opinioni/articolo/?nid=20210412-548046)”.
“E senza considerare -conclude Confintesa-Ugs- il devastante danno economico finora malamente tamponato da una svariata accozzaglia di ristori, il blocco della cultura, l’aumento esponenziale di un debito pubblico (salito a 2.640 MLD di euro come comunicato dalla Banca d’Italia https://www.soldionline.it/notizie/macroeconomia/debito-pubblico-italiano-2021), che sara’ pagato dai nostri figli o in alternativa dalla svendita dei beni strategici nazionali (partecipate, porti, aeroporti, banche, ecc..) come in Grecia…Nonche’ dai milioni di disoccupati. Era ora”.