Ciao a tutti, sono contenta di essere ospitata sul vostro giornale. Proprio qualche giorno fa sono stata contattata per un casting su parte per un cortometraggio per la Rufa. Il mio ultimo lavoro invece sul set è stato il corto “Un giorno” per la regia di Silvia Zacchi. E’ stato un bellissimo lavoro di squadra e di persone che ha creato un’armonia fondamentale per la buona riuscita del prodotto. Amo lavorare in questo modo, come in una grande famiglia, dove il comun denominatore è stare bene ed essere allo stesso tempo proficui.
Lo sport e l’arte sono da sempre andati di pari passo nella mia vita. Ho iniziato a nuotare in tenera età e poi grazie ai miei genitori ho intrapreso la carriera da sincronette fino a quando il mio amore per la recitazione mi ha fatto scegliere di proseguire verso questa direzione. Lo sport non lo ho comunque mai abbandonato. Sono infatti laureata in scienze motorie con la specialistica e sono giudice nazionale di nuoto sincronizzato da 13 anni. L’attività sportiva mi ha formata in tanti aspetti, mi ha dato un senso del dovere, del sacrificio, della responsabilità di portare a termine un obiettivo non solo per me stessa ma anche per il gruppo. Mi ha tolto tanto in adolescenza, come una vita sociale normale, mi ha dato però una disciplina e un metodo che solo lo sport mi ha potuto dare. Ho praticato altri sport durante la mia vita, equitazione, tennis, nuoto e ho provato anche alcuni adrenalinici che stuzzicano la mia continua ricerca di emozioni.
Mi sono avvicinata alla danza del ventre perché mia mamma ballava da qualche anno questa disciplina. Io mi ero fermata dalla danza modern jazz e volevo prendere il classico anno sabatico. Non è andata proprio così e ne sono stata molto felice, sono 6 anni che sono una bellydancer. Il mio nome arabo è Amira, quello di mia mamma Farida e spero presto di poter riprendere oltre che a ballare anche ad insegnare. Condividere con lei la danza, il palco, l’ansia da prestazione, la bellezza di ballare per un pubblico mi unisce ancora di più, anche se l’amore che provo per lei è già immenso.
E’ quello di tornare ad una normalità.
Questo periodo è stato ed è ancora molto duro, pieno di difficoltà e sofferenza. Ci ha però anche permesso di capire quali sono le cose importanti. Per quanto mi riguarda gli affetti, la famiglia e il lavoro.
Non vedo l’ora di poter viaggiare, ho alcuni viaggi che sono stati rimandati e mi manca farlo, vedere il mondo e conservarmi i ricordi di momenti unici.
Ce ne sono alcuni in ballo, sia teatrali che cinematografici. A fine mese dovrei ritornare di nuovo sul set, ma per scaramanzia non voglio sbilanciarmi. Vi invito però a seguirmi sia sulla mia pagina ufficiale di Facebook che su instagram @martinamenichiniofficial