Debutta a Roma in prima assoluta ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO di Marcel Proust

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Debutta in prima assoluta dal 18 al 21 luglio al Teatro Basilica di Roma ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO di Marcel Proust, con l’adattamento di Duccio Camerini e Marcello La Bella e l’interpretazione degli allievi del Laboratorio di Arti Sceniche diretto da Massimiliano Bruno, di cui Camerini è docente.

Per la prima volta, l’opera di Proust nella sua totalità viene portata in scena grazie al lavoro di Duccio Camerini che ne ha realizzato una trilogia, dopo che già nel 2019 aveva portato in scena all’Off Off Theatre “Alla Ricerca del Tempo Perduto” in un unico atto della durata di un’ora, interpretando tutti i personaggi. Ora, l’attore e regista si cimenta in un’operazione colossale con 38 attori, suoi allievi del Laboratorio di Arti Sceniche diretto da Massimiliano Bruno, divisa in tre episodi che rispecchiano totalmente la “Recherche”, accompagnati dalla musica dal vivo di Margherita Fusi, Antonella Franceschini, Samuel Di Clemente e Alessio Mascelloni.

I tre episodi, ( 1-DALLA PARTE DI SWANN- ALL’OMBRA DELLE FANCIULLE IN FIORE, 2-DALLA PARTE DEI GUERMANTES- SODOMA E GOMORRA, 3-LA PRIGIONIERA-ALBERTINE SCOMPARSA- IL TEMPO RITROVATO), andranno in scena rispettivamente il 18, il 19 e il 20 luglio, mentre il 21 luglio si potrà assistere alla trilogia completa.

 

“La “Recherche” è una delle più grandi architetture letterarie di tutti i tempi”- annota Duccio Camerini. “Come tradurre tutto questo in un linguaggio teatrale? Questo era innanzitutto il mio desiderio, ma anche la sfida che ha animato il lavoro. Gli ostacoli erano molti, a prima vista non sembrava di vedere che ostacoli, grandi massi seminati sul cammino. Proust è un autore conosciuto soprattutto per il suo stile. La digressione, la descrizione, la creazione di atmosfere. E’ noto l’episodio di quando portò il primo libro de “La Recherche” ad un editore, e questi rispose che non capiva perché pubblicare un libro in cui il protagonista impiega 30 pagine ad addormentarsi. Eppure le atmosfere sottili non sono tutto in lui. Proust è uno scrittore che sa essere violento, attraverso le azioni che “mette in scena”, gli oggetti, la lettura degli oggetti, oppure attraverso i suoi celebri dialoghi affilati. Forse la chiave era proprio partire da quelle “azioni”: il teatro, si sa, ha simpatia per le azioni. A costo anche di rinunciare a molto, moltissimo dell’originale. Impossibile infatti entrare in competizione con quell’incredibile oceano di parole. Personaggi, dunque, eventi, una griglia, un reticolo di esseri e di conseguenze, suscitate dal loro agire. Ma anche di passato, di cause sfuggenti. Un mondo labirintico e mentale, una storia mai dritta ed esplicita, un romanzo di formazione negato fino all’ultimo. Forse alla fine un esercizio meditativo, quasi una forma di ascesi orientale – Harold Bloom ne era convinto – la ricerca di una rivelazione, la decifrazione del linguaggio che attraverso i nostri corpi ogni giorno parla il Tempo.”

 

INFO:

TEATRO BASILICA- Piazza di Porta S. Giovanni in Laterano 10, Roma

Tel. 3929768519

 

Biglietti:

Singolo episodio (18-19-20 luglio) 10 euro

Intera Trilogia (21 luglio) 25 euro

 

Per prenotarsi inviare mail a:

prenotazioniticket@gmail.com