“Le risorse destinate all’indennizzo sono una piccola mancia e non certo un ristoro”.
Il Decreto Sostegni approvato dal Governo nei giorni scorsi sembra avere la stessa logica dei precedenti decreti ristori del Governo Conte. “L’intenzione del contributo a fondo perduto è senza dubbio ottima, tuttavia il contenuto sembra scontentare parecchi”. È quanto ha rilevato il commercialista Francesco Murdocca, Founding Partner dello Studio Murdocca, che si è detto profondamente deluso dall’inadeguatezza del provvedimento. Il contenuto del decreto, in effetti, è basato su un meccanismo che eroga i contributi a tutte le imprese che hanno avuto un calo di fatturato di almeno il 30%. Secondo il decreto, infatti, se un’azienda nel 2019 fatturava tra 100 mila e 400 mila euro, avrà come ‘sostegno’ una percentuale che oscilla intorno al 4 e il 5 % della perdita effettiva verificatasi nell’anno 2020. “Si tratta di cifre irrisorie e molto lontane dai danni subiti. È dunque evidente, che è quanto mai necessario implementare le risorse destinate ai ristori per imprese e partite Iva che hanno visto ridurre il loro fatturato. Dalla lettura del decreto, infatti, prendo atto che l’indennizzo non è altro che una piccola mancia e non certo un ristoro”. Se l’intenzione del decreto era quella di aiutare le imprese e accompagnarle verso la ripresa che si spera arrivi il prima possibile, siamo ben lontani dalle intenzioni. Purtroppo è una risposta inadeguata che lascia l’amaro in bocca e senza dubbio si poteva fare di più.