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“Nel Documento di economia e finanza manca un intervento sul costo del lavoro. In assenza di un intervento fiscale mirato e osservando la progressiva riduzione dei contratti di produttività sottoscritti con l’aliquota sostitutiva al 10%, il lavoro dipendente, nel suo complesso, finirà per impoverirsi ulteriormente, alimentando così una spirale negativa sui consumi, con conseguenze inevitabili sui livelli occupazionali. La defiscalizzazione dei rinnovi contrattuali potrebbe, in un tale scenario, favorire il progressivo riallineamento degli stipendi reali al costo della vita”. Lo ha dichiarato il Vicesegretario Generale dell’UGL, Luigi Ulgiati, nelle audizioni in commissione riunite Bilancio di Camera e Senato sull’esame del Def. “Il sistema contrattuale attuale non può sostenere l’incremento dei prezzi al consumo”, ha sottolineato Ulgiati, che ha aggiunto: “La forte impennata dei prezzi energetici è destinata a pesare moltissimo sui costi delle famiglie con conseguenze destinate a pesare nel tempo”. Secondo Ulgiati “è necessario che il Paese raggiunga un’indipendenza energetica, attraverso il rafforzamento della produzione nazionale e la “diversificazione delle fonti provenienti dall’estero”.