“In questo periodo storico si parla moltissimo di astensionismo dilagante, partecipazione popolare in crisi e fuori dalle reali decisioni politiche, istituzioni che non ascoltano più i cittadini e sono anni luce lontane dalle istanze dei territori.
E intanto le elezioni europee del prossimo giugno si avvicinano e c’è disperato bisogno che la comunità torni protagonista. Un monito che “Sa Cosa” lancia fortissimo, ispirandosi alla convenzione di Aarhus – https://www.mase.gov.it/pagina/convenzione-di-aarhus-informazione-e-partecipazione – un testo innovativo e quanto mai attuale che attribuisce al pubblico (individui e associazioni che li rappresentano) il diritto di accedere alle informazioni e di partecipare nelle decisioni in materia ambientale, così come ad avere diritto di ricorso se questi diritti non vengono rispettati.
La convenzione, approvata anche dalla Unione Europea e in vigore dal 30 ottobre 2001, infatti si fonda sul pensiero che un maggiore coinvolgimento e una più forte sensibilizzazione dei cittadini nei confronti dei problemi di tipo ambientale conduca ad un miglioramento della protezione dell’ambiente. Essa intende contribuire a salvaguardare il diritto di ogni individuo, delle generazioni attuali e di quelle future, di vivere in un ambiente atto ad assicurare la sua salute e il suo benessere.
Dunque, prendendo spunto dalla convenzione di Aahrus, si possono traslare i suoi principi a livello più grande, a livello sociale e civico. E poi? Innanzitutto, per “Sa Cosa” è necessario e improcrastinabile uscire dalla mistificazione della sovranità popolare, e allo stesso tempo destrutturare una sovranità popolare totalmente fondata sulla delega. Occorre, appunto, trasformare il livello prepolitico della partecipazione in diritto alla democrazia, mutuando i principi della Convenzione di Aarhus.
Il popolo deve tornare guardiano delle scelte politiche e democratiche delle istituzioni europee e protagonista principale dei processi decisionali di governo locale, nazionale e transfrontaliero”. Così, in una nota stampa, Rocco Tiso, referente nazionale di ‘Sa Cosa’, Comitato spontaneo di cittadini – amici per la verità.