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Per il Lazio nessuna soluzione ‘modello Calabria’ con assunzioni dall’estero, i medici ci sono “La situazione sta precipitando. Abbiamo avuto grandi tagli, in particolare il Lazio che aveva un piano di rientro e ha tagliato organici dal 2010 non sostituendo chi andava in pensione e così la situazione si è complicata”. Antonio Magi, presidente dell’ Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma, a Radio24, fotografa e conferma una situazione di ‘emergenza medici’ negli ospedali romani e in particolare nei pronto soccorso, che, dice, “stanno diventando un terminale di sfogo sociale, leggiamo cronache di atti di violenza, denunce” continua il presidente Magi e tutto questo insieme a una “remunerazione 4 volte inferiore rispetto ai Paesi Ue” sta trasformando l’attività più bella della professione medica “poter salvare la vita alle persone” in qualcosa di scarsa attrattività per i giovani medici che quindi vanno all’estero.
Il caso Calabria sull’assunzione dei medici cubani, che Magi ha detto di aver seguito attentamente, potrebbe essere una soluzione anche per il Lazio? Il presidente di Omceo Roma stronca questa ipotesi: “Si possono portare a 38 ore gli specialisti ambulatoriali che ora sono a 25. Il Lazio- assicura-può portare avanti questo discorso e poi prendere quelli in graduatoria in attesa che sono tanti”.
D’altro canto se lo Stato, “perchè sono quattrini che paga sempre il sistema sanitario nazionale”, può pagare profumatamente i medici turnisti delle cooperative anche mille euro al giorno “allora c’è la possibilità di pagare di più i medici?…io dico di si“, conclude Magi.
fonte www.dire.it