La Sfbm, società pubblica del gruppo Gse, specializzata in revisioni e collaudi di bombole a metano, guidata dal 1° gennaio 2023 dal Professor Mele, ha chiuso il bilancio del primo semestre del 2024 in positivo, con utili che sono andati ben oltre le aspettative. A fronte di una previsione di budget di – 678 mila euro, principalmente imputabile ad un atteso aumento di costi, il consuntivo ha registrato un utile di 1 milione e 300mila euro con un delta di 1 milione e 978 mila euro, ed un Ebitda di 2,136 mln. I ricavi a consuntivo derivano sia da una maggiore stabilità dei consumi, sia dall’individuazione dei nuovi “shipper”, rintracciati grazie ad un lavoro certosino, che hanno iniziato a pagare il contributo dovuto. Ha giocato un ruolo importante sul bilancio anche la politica attuata fin dall’inizio dall’Amministratore Unico, relativa ad una spending review interna che ha permesso l’efficientamento dei collaudi interni ed il conseguente minor ricorso ai service esterni chiamati a revisionare le bombole. Azioni che hanno determinato un risparmio di 1 milione e 748mila euro e che ha inciso sull’utile registrato.
“La semestrale del 2024 conferma il trend positivo della società. Ho iniziato subito, dal momento in cui mi è stato affidato l’incarico, a studiare lo stato di salute della Sfbm, analizzarne le perdite ed al contempo le potenzialità che si sono rivelate essere notevoli. Grazie ad un prezioso lavoro di squadra abbiamo iniziato a riscuotere i crediti esigibili, a razionalizzare i costi, a puntare sui nostri stabilimenti di Jesi e San Lazzaro di Savena e a ridurre nettamente il ricorso ai service esterni che, insieme all’acquisto delle bombole, rappresentano una delle maggiori voci di spesa. Ora la società è non solo stabilizzata ma solida e pronta ad affrontare le nuove sfide e i nuovi incarichi che ci sono stati affidati”.
Recentemente, infatti, il Comitato internazionale Iso ha chiesto alla società guidata dal Professor Mele di partecipare all’attività di normazione per l’utilizzo di bombole contenenti una miscela di idrogeno e biometano per il trasporto marittimo, attività propedeutica all’emissione del Regolamento nazionale per l’utilizzo di tale composto anche per la conversione dei natanti esistenti. Il biometano in miscela con l’idrogeno rappresenta una valida e percorribile alternativa ai carburanti tradizionali per alimentare barche e navi ed è, ovviamente, assai meno inquinante”. La Sfbm, dopo aver avviato il nuovo sistema di tracciamento delle bombole a metano con Qr code, avvenuta al Gse pochi giorni fa alla presenza del ministro Pichetto, sta inoltre lavorando alla sicurezza delle future bombole ad idrogeno, con la ricerca affidata dal Mase, e anche su quella delle bombole contenenti metano/biometano in miscela con l’idrogeno, incarico affidato dall’Iso. “Una serie di sfide che vogliamo affrontare con il massimo impegno e la massima serietà e che mi rendono particolarmente orgoglioso perché possiamo anche noi contribuire, per quanto di nostra competenza, al processo di transizione ecologica”.