Ancora un intervento del Tar Lazio – confermato anche da un decreto del Consiglio di Stato – per riportare la legalità nella assegnazione dei bandi per la realizzazione delle iniziative culturali previste a Villa Ada nell’ambito dell’Estate Romana 2020 – 2022. Su ricorso della GV srl – assistita dagli avvocati Antonio e Giovanni Francesco Nicodemo – il Tar del Lazio con una sentenza del 16 aprile scorso ha annullato la graduatoria pubblicata da Roma Capitale evidenziando significativi e insormontabili vizi di ammissione al bando di gara della società D’Ada srl inizialmente risultata prima in graduatoria.
I giudici amministrativi hanno rilevato come in realtà la D’Ada srl non avrebbe svolto in via diretta le iniziative culturali proposte ma avrebbe invece agito da semplice prestanome quale schermatura amministrativa dell’Arci. Un particolare, questo, decisivo ai fini dell’ammissione alla procedura di gara e che, invece, è stato completamente ignorato da Roma Capitale in occasione della valutazione delle domande di partecipazione. Ora, la sentenza del Tar che ha imposto all’amministrazione capitolina di estromettere la società D’Ada srl dalla graduatoria di aggiudicazione. A questa sentenza si è aggiunta in queste ore la decisione del Consiglio di Stato che ha respinto la richiesta di sospensiva. Una doppia, clamorosa bocciatura e una sconfessione delle procedure di assegnazione adottate da RomaCapitale.
Già nei mesi scorsi sempre sulle assegnazioni per la realizzazione delle iniziative a Villa Ada sia il Tar che il Consiglio di Stato erano stati chiamati ad esprimersi – in un caso su richiesta della Società Nobs srl e in un altro della stessa GV srl – per sanzionare tutta una serie di violazioni normative operate da Roma Capitale per alcune delle quali sono previsti risarcimenti milionari che andranno ad incidere sui conti della città.
“In virtù di questa ultima sentenza del Tar – dice Giuseppe Viggiano amministrazione della GV srl – nei prossimi giorni predisporremo e renderemo noto il programma degli eventi culturali che prevediamo di realizzare, se matureranno le condizioni di sicurezza e nel rispetto dei protocolli che saranno previsti, per i cittadini romani nelle serate di Villa Ada. Quello che mi addolora, come cittadino, è constatare che il nostro invito rivolto sia alla Sindaca Raggi che al precedente e all’attuale assessore alla cultura per un maggior controllo sull’operato delle strutture amministrative di Roma Capitale non si stato accolto. Il risultato è oggi sotto gli occhi di tutti: l’intervento della Magistratura per riportare la legalità.”