Fernando Díaz: storia di un musicista messicano in Italia

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Musicista, pianista concertista, pianista jazz, compositore e arrangiatore. Fernando Ramsés Peña Díaz è originario di Colima (Messico) ed ha 29 anni. Oggi abbiamo fatto due chiacchiere con lui sulla sua formazione musicale, le sue passioni ed un focus sui prossimi progetti in cantiere.

Quando hai iniziato ad avvicinarti alla musica?

Ho iniziato a coltivare la passione per la musica sin da bambino, all’età di 6 anni, con un approccio da autodidatta. Imparavo tutti gli accordi a memoria per la chitarra e il pianoforte e mi esercitavo su una piccola tastiera che era di mia sorella, anche se in famiglia nessuno era musicista. Sentivo una forte attrazione per la musica, mi piaceva tanto guardare i musicisti e ascoltare tanta musica. Perdevo la nozione del tempo quando suonavo o ascoltavo la mia musica preferita.

Parliamo della tua formazione. Hai sempre studiato da autodidatta o hai seguito dei corsi professionali?

Il mio percorso è nato da autodidatta ma in seguito ho deciso di studiare la musica in maniera professionale. Dopo un’audizione molto esigente sono stato ammesso insieme ad altri pochi e mi sono iscritto all’Università di Colima. Lì ero seguito da insegnanti russi di altissimo livello e mi sono laureato con il massimo dei voti come concertista in pianoforte classico.

Successivamente ho vinto dei concorsi nazionali in Messico di pianoforte classico, suonando musiche di Liszt, Chopin, Beethoven, Mendelssohn e tanti altri. Mi sono esibito anche in EUA, Costa Rica, Italia e Spagna dove ho anche vinto diversi premi in concorsi internazionali. Anche adesso che sono laureato, studio sempre molte cose da autodidatta, c’è sempre tanto da imparare.

Altre passioni oltre quella per la musica Classica?
Oltre la musica Classica mi piace molto anche il Jazz, che ho studiato come autodidatta fino al 2017, data in cui sono stato ammesso al “Biennio Pianoforte Jazz” al “Conservatorio di Roma Santa Cecilia”. Mi sono laureato a luglio di quest’anno con 110 e Lode e menzione d’onore. Ora sto frequentando il “Biennio Composizione Jazz”.
Un’altra grande passione che ho riguarda la composizione, coltivata anch’essa sin da bambino come autodidatta. Dalla musica strumentale alle canzoni di vario genere (Classico, Jazz, Latino, Fusion e Pop). Ho scritto musiche per documentari e per artisti in diverse lingue (italiano, spagnolo e inglese).
Alcune mie composizioni sono state suonate in Finlandia, Boston, Messico e Italia da altri musicisti professionisti.
In Italia prima del lockdown di marzo ho avuto l’immenso onore di dirigere in concerto l’orchestra di jazz e coro del dipartimento jazz del conservatorio Santa Cecilia di Roma dove ho avuto la grande responsabilità ma anche il piacere di organizzare e dirigere le mie composizione con musicisti e cantanti di altissimo livello provenienti da tutta Italia e dal mondo. Hanno aderito tutti (più di 50 persone) a questo mio progetto: quando piace quello che scrivi è fantastico…E’ il sogno di ogni compositore.
Come nascono le tue composizioni?
A seconda della situazione, dipende se è un incarico per un documentario o un altro progetto, in ogni caso mi relaziono con il regista.
Poi per la mia musica personale scrivo seguendo quello che mi piace e che voglio ascoltare io, insomma secondo il mio gusto personale.  Ciò che compongo è certamente il frutto dello stato d’animo di quel preciso istante di creazione oppure di una convizione che ho e che vorrei realizzare per esprimermi. Tecnicamente la mia musica ha l’influenza di tutto il mio percorso musicale e personale. Musica classica, il jazz e latino americana principalmente messa insieme con altri stili. Non ho limiti.
In Italia sono stato solista con l’orchestra da camera Fiorentina a Toscana classica a Firenze dove ho suonato un concerto di Bach per pianoforte e orchestra e la Rhapsody in Blue di G. Gershwin oltre arrangiamenti miei per orchestra di musiche di Gershwin.
I miei insegnanti di classico sono stati Elena Vassieleva e Malcolm Halliday (Ex Alunno di Paul Badura Skoda).
A Roma ho studiato con la fantastica Cinzia Gizzi.
In Italia collaboro con artisti importanti come il direttore d’orchestra Giuseppe Lanzetta, la cantante di jazz Carla Marcotulli e il arrangiatore e flautista di jazz Elvio Ghigliordini.
Sono felice che in una città ricca di cultura come Roma, ho lavorato ed imparato tanto con musicisti di altissimo livello e in diversi generi sia di classico, di jazz e di musica latinoamericana ed altri stili. Sono contento che mi cercano sempre grandi musicisti di diversi linguaggi, non è scontata come cosa.

Altri progetti in cantiere?

Sto formando una mia nuova orchestra con la quale penso di suonare la mia musica e anche musica classica, sto già preparando anche future collaborazioni con artisti importanti.

Spero che la pandemia finisca presto così possiamo riprendere a fare concerti.

Nel frattempo, in questo periodo, sto lavorando intensamente nella pre-produzione dei miei nuovi progetti. Arrangiamenti e composizioni che mi impegnano tutto il mio tempo, oltre lo studio del pianoforte ed altri impegni professionali.