Festa del Cinema, conosciamo Vincent De Paul

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Gazzetta di Roma ha incontrato alla Festa del Cinema l’attore, regista e produttore (ha ricevuto un Emmy per The Bay) di origini italiane Vincent De Paul, conosciamolo meglio
Sulla tua carriera:
* Inizi: Com’è nata la tua passione per il cinema? C’è stato un momento o un film in particolare che ti ha ispirato a intraprendere questa carriera?
L’amore per il cinema nasce dalla mia famiglia. Mia madre e mio padre Joseph (Giuseppe Nicola Zannino e Maria Santa Glorioso Zannino) interpretavano i film vintage di Errol Flynn e dicevano quanto gli ricordavo Errol. Guardavo anche film come Il Gattopardo e mi rendevo conto della ricca cultura del cinema e della produzione cinematografica italiana in giovane età
* Ruoli: Qual è stato il ruolo più impegnativo che hai interpretato e perché? E quello che ti ha dato più soddisfazione?
Alcuni ruoli calzano a pennello, mentre altri sono un po’ più impegnativi. Come attore ti prepari per il tuo ruolo sviluppando la storia passata dell’individuo che interpreti.
La sua musica preferita, i suoi cibi, i suoi gusti e le sue antipatie. Questi importanti elementi che studi sviluppano i toni, la cadenza e il comportamento del personaggio. Uno dei ruoli più impegnativi è stato quello del dottor Godwin.  Un moderno Dr. Frankenstein in un ranch nelle paludose Everglades della Florida meridionale nel film THE WELDER diretto dal regista David Liz. Godwin era un’anima tormentata in lutto per la perdita della moglie, uccisa a causa di un crimine d’odio. La psicologia del dottore era conflittuale, stimolante ed emozionante da rivelare al pubblico. TESLA con Ethan Hwke che interpreta il grande scienziato Nikola Tesla è stato facile nel ritrarre il ruolo dell’assistente di George Westinghouse nel film. Io lavoro bene nei film d’epoca.
* Regia: come sei passato dall’essere un attore a un regista? Quali sono le principali differenze che hai trovato tra le due esperienze? 
Regia e produzione sono un’evoluzione naturale per un attore. Come Brad Pitt, George Clooney, Ben Affleck, Matt Damon sappiamo cosa dobbiamo fare per finire la nostra giornata di riprese come attori, quindi sappiamo innatamente come produrre contenuti.  Amo raccontare storie davanti e dietro la telecamera. Sono fortunato ad avere grandi team con me per realizzare le mie idee. Come mia sorella Felicia Zannino che è stata fantastica come mia direttrice artistica nel film di famiglia CHRISTMAS COUPLES RETREAT.
* Produzione: in che modo la tua esperienza come attore e regista ti ha aiutato nel tuo ruolo di produttore?
SONO TUTTI IMPEGNATIVI MA CON IL TEAM GIUSTO È MAGICO.
* Progetti futuri: ci sono progetti cinematografici a cui stai lavorando al momento o che vorresti realizzare in futuro?
Lavorerò con i registi emergenti italiani Filippo Librando, Johnathan Elia e Giuseppe Russo al thriller Drom Amor girato a Roma, Italia. Sarà il mio ritorno in Italia dal mio ultimo film Deprivation con Costas Mandlyor films DEPRIVATION diretto da Brian Skiba.  SUCCESSIVO, “A LINE OF FIRE” girato magistralmente da Matt Shapira a Los Angeles e Miami con David AR White, il premio Oscar Cuba Gooding Jr. (Jerry McQuire e As Good as It Gets) Julia Bowman (Hawaii Five O) Jason Patric (Lost Boys e Speed 2) e G Rod (BAD BOYS) e Scott Baio (Happy Days e GODS NOT DEAD). È stato avvincente recitare con Cuba nei panni di Marcello in questo film d’azione e thriller. Cuba aveva una tale verità e angoscia in ogni scena che abbiamo girato insieme. Non vedo l’ora che esca a marzo 2025.
Sulle tue origini italiane:
* Radici: quanto sono importanti per te le tue origini italiane? Come hanno influenzato la tua vita e la tua carriera? MOLTO IMPORTANTE.
La mia eredità italiana influenza il mio stile, le mie scelte cinematografiche, la recitazione, la produzione e la regia. È l’acqua che bevo.
* Collegamenti: hai mai avuto l’opportunità di lavorare in Italia o con professionisti italiani? Com’è stata quell’esperienza?
 Sì— Lavorare con attori e troupe cinematografiche italiane a Roma è stato magico. Incontrare Christian De Sica e parlare con lui nel backstage quando ha messo in scena a La Sistena la pièce Princeppessa è stato incredibile discutere dell’evoluzione del cinema e della commedia italiana.
* Cultura: Come vedi l’evoluzione del cinema negli ultimi anni? Ci sono aspetti della cultura italiana che vorresti portare nei tuoi film?
LA CULTURA ITALIANA È LA BASE  E L’ISPIRAZIONE DELLA NOSTRA CONOSCENZA COLLETTIVA DEL CINEMA A MIO PARERE. FELLINI, DE SICA ERANO TUTTI GIGANTI DEL CINEMA.
* Stile: Come definiresti il ​​tuo stile come attore e regista?
STILE CLASSICO HOLLYWOODIANO DEL VECCHIO MONDO>
Hai diretto e interpretato un documentario su un grande stilista italiano, chiamato “il Genio di Gianni Versace”. Quanto è stato importante per te mantenere l’autenticità della storia di Versace, sia nei dettagli storici che nell’atmosfera degli anni ’80 e ’90? film?
* Ricerca: Qual è stata la parte più impegnativa della ricerca sulla vita di Versace? Quali fonti hai utilizzato?
GIANNI HA DATO POTERE A TANTI INDIVIDUI PRODUCENDO E DIRIGENDO IL DOCUMENTARIO IL GENIO DI GIANNI VERSACE ALIVE È STATO UN SALUTO PER LUI. QUANDO HO RICEVUTO UN MESSAGGIO DA UN CO-PRODUTTORE BRYAN ABRAMS CHE AFFERMAVA CHE IL FRATELLO DI SANTO VERSACE GIANNI ERA COMMOSSO E TOCCATO DAL DOCUMENTARIO, QUELLO È STATO IL PIÙ GRANDE COMPLIMIMENTO.  TRAILER:
I miei lavori futuri li puoi vedere su www.imdb.com seguendo su insta vincentfepaul12