FESTA DELLE DONNE, SCHIBONI: INVESTIAMO NEL SEGNO DEL LAVORO E DELLE PARI OPPORTUNITA’

Due donne zingare ballano prima dell'udienza che il Santo Padre Benedetto XVI ha tenuto alla rappresentanza di zingari europei appartenenti alle etnie Rom, Sinti, Manuches, Kal? ed altre nell'aula Paolo VI, Citta' del Vaticano, oggi 11 giugno 2011. ANSA / ANDREA STACCIOLI Udienza del Santo Padre Benedetto XVI ai partecipanti al Pellegrinaggio commemorativo che riunisce a Roma una numerosa
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Roma, 8 marzo 2024 – «L’8 marzo si celebra la “Festa della donna”. Il nostro compito come istituzioni è andare oltre le mere celebrazioni e concentrarci, come stiamo facendo in attuazione del programma del presidente Rocca, per dare concretezza e solidità ad azioni mirate che consentano a quella che si definisce “l’altra metà del cielo” di avere le medesime opportunità degli uomini nel mondo della formazione, del lavoro, dell’istruzione. Le donne non cercano strade facilitate, rigettano le quote rosa e chiedono semplicemente di essere messe nelle condizioni di lavorare e dimostrare quello che sanno fare al pari degli uomini

Lo dichiara l’assessore al Lavoro, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni.

«Questo credo sia il tema che, in una logica di sistema, dobbiamo affrontare. Per questo è importante partire dall’educare i bambini al rispetto dell’altro, a vivere le differenze come ricchezza e non come lotta di potere o come minaccia. Ma soprattutto abbiamo il dovere di assicurare alle donne la possibilità di conciliare il lavoro con la maternità e la gestione della famiglia senza rinunce, di garantire loro la possibilità di dare sfogo al talento e all’ambizione scardinando pregiudizi culturali ancora, purtroppo, insiti nella nostra società» aggiunge l’Assessore.

«Come Regione siamo impegnati a dare impulso a progetti che riteniamo strategici, facendo leva anche su risorse europee, per sostenere ogni iniziativa che possa rendere le donne protagoniste nello studio, nella ricerca, nel lavoro, nell’impresa e per contrastare ogni violenza fisica e psicologica. È una sfida ambiziosa ma non intendiamo perderla», conclude Schiboni.