Non si sa neppure come abbia fatto a recitare Kate Winslet in AMMONITE di Francis Lee, chiusa com’era in questo personaggio di Mary Anning che sembra un fossile di cui, tra l’altro, è massima esperta nell’Inghilterra del 1840.
Di fatto, però, la paleontologa davvero esistita che interpreta risulta, dopo poco meno di due ore di visione, più vera del vero e l’attrice britannica potrebbe così meritatamente approdare a un secondo Oscar, dopo quello ottenuto nel 2008 con THE READER.
Questa la storia raccontata da Francis Lee in stile ultra-minimalista nel film, approdato alla Festa del cinema di Roma con il prestigioso ‘label’ Cannes. Ci troviamo appunto sulla costa meridionale d’Inghilterra dove Mary vive con l’anziana madre (Gemma Jones). Proprio in questa località – nota sia per i fossili che per essere il luogo dove sono stati ambientati i romanzi ‘Persuasione’ di Jane Austen, ‘La donna del tenente francese’ di John Fowles e ‘Strane creature’ di Tracy Chevalier -, la paleontologa lavora in solitudine cercando fossili sulla spiaggia da vendere ai ricchi turisti.
Sono ormai lontani per lei i tempi delle grandi scoperte, ora la donna cerca solo di sopravvivere alla meglio anche per curare la madre malata. Quando un collega, Roderick Murchison, arriva nella sua casa per comprare qualche fossile e forse rubarle qualche segreto, la scienziata non si aspetta che l’uomo le affidi, da lì a poco e a pagamento, la giovane moglie Charlotte (Saoirse Ronan) che si sta riprendendo da una tragedia personale.
Mary accetta, ma tra lei e Charlotte inizialmente non passa nulla. Come questo muro di ghiaccio si sbrini, poco a poco, tanto da far esplodere la passione tra le due donne, è il vero miracolo di AMMONITE. (ANSA).
Festa Roma: Ammonite, fossili e donne in amore
- Pubblicità -